29 November 2009
Cercasi politico italiano che affronti il problema alcol-guida
La piaga degli incidenti causati dalla guida in stato d’ebbrezza non viene percepita nel modo giusto dai politici e dalle istituzioni. La caccia al trasgressore avviene attraverso gli autovelox (multano chi va troppo veloce in un punto), i Tutor (sanzionano chi corre troppo in un tratto d’autostrada rilevando la velocità media), i Photored e i T-Red (fotografano chi passa col semaforo rosso). Comuni e autostrade sono concentrate su eccesso di velocità e passaggio col rosso.
Per carità, si tratta di infrazioni gravi e da punire. Però così si crea uno squilibrio che avvantaggia chi guida con oltre mezzo grammo di alcol per litro di sangue, ossia in stato d’ebbrezza. Infatti, quegli apparecchi elettronici difficilmente, osiamo dire, beccheranno chi va in giro dopo aver alzato il gomito. Oltretutto, da anni le sanzioni per chi corre troppo e per chi passa col rosso salgono (anche in termini di punti-patente), mentre notiamo che non arriva mai la tanto auspicata “stretta” sull’alcol.
Chiaramente, in gioco ci sono interessi da capogiro. In Parlamento la lobby trasversale dell’alcol impedisce che si metta davvero a fuoco il problema: servono pene durissime e controlli a tappeto da parte delle Forze dell’ordine. Così non è.
Spesso, è anche frustrante per gli stessi agenti di Polizia e Carabinieri, che non hanno mezzi sufficienti per stroncare il fenomeno: pattuglie e alcoltest. Per non parlare delle sentenze dei giudici, che troppo spesso applicano il minimo della pena nei confronti di chi causa incidenti sotto l’effetto di alcol. In preoccupante crescita anche il fenomeno dei pirati della strada: scappano dopo il sinistro; e spesso chi viene preso in fuga era ubriaco.
In più, metteteci il problema degli stranieri. Crediamo di non essere razzisti né di bestemmiare affermando che gli immigrati abbiano aggravato la situazione: oppure ce li sogniamo gli episodi che vedono protagonisti persone di altri Paesi alla guida ubriachi?
Perché sinistri come quello di qualche ora fa (col guidatore ubriaco e pure pirata) urla vendetta: non è possibile continuare così. Occorre un segnale forte da parte dei governanti. Cercasi politico dotato di fegato che in Parlamento proponga un progetto serio per combattere la battaglia dell’alcol.
di Ezio Notte @ 20:27
2 Comments
Categorie: Autovelox, Codice della strada, Controlli elettronici, Incidenti, Multe, Patenti, Photored, Politici, Sicurezza, T-Red, Tutor
Tag: alcol, pirati della strada
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Egregio Ezio,
La soluzione c’è, ma la politica non la vuole.
Noi abbiamo un progetto che l’Europa ha definito lodevole e in sintonia col le Direttive dell’OMS.
Il riflessometro, che adottato sulle auto, il mezzo andrà alla velocità prestabilita in conformità all’idoneità psicofisica.
Il riflessometro, non solo rileva l’alcol che limita i requisiti psicofisici, ma anche droghe, farmaci psicotici ecc..
Siamo combattuti, sia dalle forze dell’ordine che dalla politica, a loro interessa utilizzare scelte che limitano la libertà anche a chi è in regola.
Gli errori dalle nostre prove sc ientifiche, ne abbiamo viste tante, la soluzione c’è e a poco costo.
La politica non la vuole, lo stesso ex Ministro dei Trasporti intervenuto alla dimostrazione e prova scientifica di un nostro progetto, ha dichiarato lodevole, ma nessuno lo vorrà, msi va contro troppi interessi!.
Possiamo capire il motivo, siamo solo “carne” da sanzionare e da “comandare”
Giorgio Marcon
Coordinatore Tecnico
del Coordinamento nazionale
per la Sicurezza a 360°
Consulente Tecnico
Unione Nazionale Consumatori
mail gio@elmercatin.com
Comment by Giorgio — 30 November 2009 @ 18:25
[…] sulle strade a causa della guida in stato d’ebbrezza: sono le cronache degli scorsi giorni a ricordarcelo. Ma ecco che il ministro delle Politiche agricole, Zaia, non si […]
Pingback by Alcol: ministro Zaia, ci consenta di dissentire | Automobilista.it — 2 December 2009 @ 22:33