15 September 2010
Il professor Michael P. Hlastala mette in dubbio l’etilometro: che ne pensate?
Sentite le clamorose dichiarazioni del professor Michael P. Hlastala, Division of Pulmonary and Critical Care Medicine, Università della Stato di Washington, Seattle, Usa. Non è la prima volta che Hlastala si esprime in tal senso.
1) Perché l’etilometro non è affidabile?
Il test dell’etilometro si basa essenzialmente sull’assunto che la concentrazione di alcol presente nell’ultima porzione di aria espirata sia pari a quella presente negli alveoli polmonari, concentrazione questa strettamente correlata alla concentrazione di alcol nel sangue. È ormai noto come ciò non corrisponda a realtà, in quanto l’alcol presente nell’aria contenuta all’interno dei polmoni interagisce con il muco e l’acqua presenti nelle vie aeree polmonari. La concentrazione di alcol nell’alito dipende dalla quantità d’aria inspirata prima dell’esecuzione del test nonché dalla quantità d’aria espirata all’interno dell’apparecchio. Non essendo tali fattori sottoposti ad alcun tipo di misurazione o controllo, il margine di errore risulta essere considerevole.
2) Su cosa si fonda la legge che punisce la guida sotto l’influenza dell’alcool e quali sono i fattori scientifici in grado di invalidare la certezza dei risultati forniti dall’etilometro?
La legge si basa sull’assunto che la quantità di alcol riscontrata nell’alito sia in rapporto diretto con la quantità di alcol presente nel sangue. È impossibile espellere aria dagli alveoli polmonari senza che l’alcol subisca modificazioni.
3) Quale fra le sue più recenti scoperte ha accertato in maniera incontestabile l’inaffidabilità dell’etilometro?
Gli alcoli sono sostanze altamente solubili che si dissolvono velocemente nel sangue o nell’acqua. Per questo motivo mentre l’aria transita dagli alveoli verso la bocca, gli alcoli si depositano sulla superficie degli alveoli e così al passaggio dell’aria cambia il tasso alcolemico. Mentre inspiriamo, inaliamo alcol dalla superficie degli alveoli, è in tal modo che abbiamo scoperto come l’alcol presente negli alveoli polmonari è diverso dall’alcol presente nelle vie aeree. Ciò significa che la concentrazione di alcol nell’alito dipende da come respiriamo e da altri fattori, quali la temperatura corporea e la concentrazione di globuli rossi nel sangue. L’incertezza dell’alcol test deriva da tutti questi fattori.
4) Quindi, quali sono secondo Lei e l’intera comunità scientifica gli strumenti che possano consentire ai guidatori di dimostrare la loro effettiva capacità di guidare e non essere una possibile minaccia per la comunità?
Non esistono attualmente strumenti atti a valutare accuratamente l’abilità di guida. Al momento l’unico metodo valido per la rilevazione della concentrazione di alcol nel sangue è fornito dal prelievo di campioni di sangue. La concentrazione di alcol non è direttamente collegata alla capacità di guida perché ogni persona ha una diversa abilità. Pertanto non esiste uno strumento perfettamente idoneo per la rilevazione della capacità di guida, e l’etilometro non è da ritenersi attendibile poiché dovrebbe essere perfezionato tenendo conto dei fattori che incidono in modo rilevante sul respiro.
di Ezio Notte @ 23:45
2 Comments
Categorie: Sicurezza
Tag: alcol, etilometro, hlastala
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Il caro Prof. Hastala,
non è a conoscenza del nostro progetto, lo strumento per identificare l’idoneità alla guida c’è, ed è il riflessometro.
Con tale strumento, abbiamo già effettuato migliaia di prove, dimostrando la sua affidabilità, tanto che gli esperti del settore, sono rimasti a bocca aperta ed entusisti del progetto.
A breve, verrà presentata la rima auto sperimentale con la strumentazione a bordo, idoneo accendi il motore, non idoneo, vai a piedi.
Per ogni altra spiegazione: http://www.riflessometro.it/
all’interno del sito, c’è anche una relazione del prof. Hastala.
Comment by Giorgio Marcon — 16 September 2010 @ 21:10
ma se è vero questo articolo a tuutti quelli a cui è stata tolta la patente cosa dovrebbero fare?
Comment by daniele — 21 September 2010 @ 15:31