6 September 2012
Disincentivi elettrici
La Legge sugli incentivi per l’auto elettrica non so chi l’ha scritta. Ammetto che fra prima stesura, controproposta, modifiche, non so il nome e cognome dei politicanti che si sono messi lì a stendere il testo. So però una cosa: la mossa di dare incentivi alle aziende e al popolo della partita Iva solo in cambio di un’auto da rottamare, per giunta di 10 anni, non ha eguali sulla faccia della Terra. Ma quale diavolo di azienda ha macchine così vecchie da buttare via? La vettura è un bene particolare, che si ammortizza e poi si cambia con una certa frequenza.
Non è tutto. I politicanti si sono spinti oltre. Ai privati restano le briciole di questi benedetti incentivi: per loro, non è necessaria la rottamazione.
Dunque, imponi la rottamazione alle aziende, che nulla hanno da rottamare; e la dimentichi per i privati.
Le ipotesi sono tre.
1) Non si voleva spingere sull’elettrico, perché se no poi le accise sulla benzina chi le paga e come fa lo Stato a versare stipendi stratosferici ai politicanti?
2) Chi ha scritto la legge ha sparato un po’ a casaccio, con qualche lacuna e dimenticanza qua e là.
3) No, la terza non la posso dire perché mi sto scompisciando dalle risate e non ho la forza psicofisica per reagire. Proprio non posso, se no mi querelano. Magari, se volete, in camera caritatis: ezio.notte at omniauto.it.
di Ezio Notte @ 00:01
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