26 December 2010
La guida in stato d’ebbrezza e l’alcoltest: che cosa non ci è piaciuto dell’articolo di Gianni Mura su Repubblica.it
Il sito Repubblica.it ha pubblicato l’articolo “Io, risultato legalmente sobrio dopo aver bevuto sei bicchieri”, di Gianni Mura. Solo il titolo mette i brividi a chi, come noi di Automobilista.it, si batte contro la guida in stato d’ebbrezza. Ma è una questione di sensibilità. E invece preferiamo fare osservazioni più concrete. Ci scusiamo comunque in anticipo con Mura se estrapoliamo dal testo solo qualche riga: non è corretto, si perde il filo del discorso e si altera il significato di quanto l’autore vuole dire. Tuttavia, ribadendo il link dell’articolo, commentiamo le seguenti affermazioni (fra virgolette e in corsivo).
1) “Applauso breve, ma cordiale. Sventolo come un trofeo il bigliettino su cui sono stampati tre numeri: 0,13. È il tasso alcolico rilevato dall’etilometro in cui ho soffiato, uno di quelli veri, in dotazione ai vigili dell’alta Vallagarina, un consorzio di sette comuni in provincia di Trento”.
Ma che c’è da applaudire? Mura pensa davvero che un automobilista con 0,13 grammi di alcol per litro di sangue possa guidare con la stessa prontezza di riflessi di chi è sobrio?
2) “A 0,4 non ci sono sanzioni, ma la lucidità e i riflessi non sono identici a quelli di uno 0,2 o di un astemio”.
Sì. Infatti, anche a 0,13 la lucidità e i riflessi non sono identici a quelli di uno sobrio.
3) “Lo 0,13 è nostro e dipende da molti fattori: età, abitudine, corporatura. Ogni organismo risponde in un modo diverso. Quindi, non copiateci, ma testatevi e sappiatevi regolare. Bevete responsabilmente e seguendo una regola fondamentale: mai bere a stomaco vuoto. Bevendo a digiuno, sì che due calici di bianco bastano a sballare”. […] “Per onestà cronistica, il solo a superare la fatidica soglia di 0,5 è il padrone di casa (0,65), anche se ha bevuto solo due bicchieri più di me. Può esserci una spiegazione: da qualche notte dormiva male e poco per via dei pianti della bimba, sofferente di otite. Quindi, anche lo stress e la stanchezza incidono sul test”.
Prima Mura dice che ci si testa e ci si regola di conseguenza. Dopodiché, dice che un tizio abituato a bere (e quindi a testarsi, è presumibile) sfonda il muro del mezzo grammo di alcol per litro di sangue perché stressato. Ma allora: a che serve testarsi, se poi basta un po’ di stress per sballare?
4) Il comandante dei Vigili, Nicola Mazzucchi, “si presenta con una massiccia documentazione ufficiale. Spigolando qua e là, apprendo che gli incidenti causati dall’alcol rappresentano il 3% del totale”.
a) È vero. Quelli sono dati Istat. Peccato ci si scordi da dove esce quella statistica. Nei modelli Istat in dotazione alle Forze dell’ordine, viene indicato solo un numero limitato di voci da evidenziare quali cause dell’incidente. Se l’ubriaco ha violato più norme di comportamento (superamento dei limiti di velocità, attraversamento col semaforo rosso) saranno questi elementi a emergere nelle statistiche ufficiali. L’ebbrezza emerge se viene identificata come unico elemento causale. Il caso tipico? Uno che beve alcol, s’addormenta e si schianta contro un muro.
b) Cautela con l’Istat: nel 2009, rispetto al 2008, stando all’Istituto nazionale di statistica, il numero degli incidenti è calato a 215.405 (-1,6%). Secondo le Assicurazioni, i sinistri risarciti nel 2009 sono stati tre milioni 740mila, in incremento del 3% rispetto al 2008. Il motivo? L’Istat calcola solo gli incidenti rilevati attraverso i verbali delle Forze dell’ordine; le Compagnie includono i sinistri per i quali Polizia e Carabinieri non sono intervenuti.
c) Inoltre, su 10 casi di pirateria stradale (uno che causa un incidente e scappa), quattro sono dovuti all’alcol.
d) Col massimo rispetto per l’Istat, per il comandante dei Vigili di cui sopra, e per lo stesso Mura, ricordiamo che l’Organizzazione mondiale della sanità, l’Istituto superiore di sanità e l’Unione europea fissano in una percentuale del 35% l’abuso di alcol nei conducenti che hanno provocato incidenti mortali o comunque gravi.
5) Piccola omissione involontaria di Mura. Il limite di mezzo grammo di alcol per litro di sangue vale per quasi tutti i guidatori. Fanno eccezione (fra l’altro) i conducenti: di età inferiore a 21 anni, quelli nei primi tre anni dal conseguimento della patente di guida di categoria B, quelli professionali. Per loro, c’è la tolleranza zero: non possono bere neanche un goccio di alcol prima di guidare.
Qui chiudiamo. Negli articoli di diversi siti (come OmniAuto.it) o dei blog (come il nostro), puoi commentare quanto dice l’autore. Presumo che, ogni tanto, sia così anche per Repubblica.it. Non condividiamo gli articoli chiusi ai commenti, come quello che abbiamo criticato (chiaramente, non dipende da Mura, da chi mette in piedi il portale Repubblica.it). Non puoi esprimere dissenso. Addirittura, tutto quello che puoi fare è premere sul pulsante “Consiglia” (vedi cattura in basso). Dove appare il numero di persone che l’hanno già consigliato. Che almeno mettano il pulsante “Sconsiglia”, slegato dai social network. In modo che il giudizio finale, anche in termini numerici, sia un po’ più equilibrato.
di Ezio Notte @ 14:48
2 Comments
Categorie: Assicurazioni, Sicurezza
Tag: alcol, mura, repubblica
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Ci scusiamo, i commenti sono al momento chiusi.
Gente, ma per piacere!
A parte che vivo in vallagarina e ho scoperto per caso questo articolo.
A parte che ho una fiducia negli alcool test pari a ZERO (forse con lo stesso dell’articolo mi hanno testato dopo una cena ed ero a zero pur avendo bevuto mezza bottiglia di rosso).
Le menate sull’alcool tenetevele per voi, è demenziale che si voglia far passare per delinquente uno che è entro i limiti di legge.
I casi sono tanti, le variabili altrettante.
Qui è stata sequestrata la patente ad un uomo che tornava a casa con lo scooter come fa da 30anni, e non passa a nessuno per la testa l’idea di farmare tutti i ragazzi della mia età che scendono belli pieni dalle varie discoteche poste nella zona montagnosa circostante.
Fanno l’alcool test post cena a me che torno a casa (2km di strada che stavo percorrendo con estrema calma, in camper) e non fanno i controlli sulla statale post-spritz in cui giovani laureande poco avvezze all’alcool si stordiscono…
Mi viene da ridere.
Comment by Davide — 9 January 2011 @ 19:32
Sei libero di ridere. Magari le lenzuola bianche sopra i cadaveri, quelli che si vedono sulle strade dopo le stragi da alcol, fanno ridere di meno.
Comment by Ezio Notte — 9 January 2011 @ 19:56