Archivio di June 2009 (26 articoli)
28 June 2009
Al nostro segnale, delirate
Secondo l’ultimo rapporto dell’Unione Europea, in Italia i morti sulle strade sono diminuiti del 33% dal 2001 al 2008. Meglio della media dei Paesi EU, che s’è attestata al -29%. Eppure, coi segnali stradali che vediamo ogni giorno, non ci sarebbe da aspettarsi una riduzione della mortalità così forte.
Infatti, un recente studio conferma che, in Italia, siamo al delirio. Addirittura due cartelli permanenti su tre non sono in regola con il Codice della strada e la quasi totalità dei segnali temporanei è inadeguata: in quest’ultimo caso, si parla di quei cartelli a fondo giallo, piazzati spessissimo alla carlona, storti, rovinati, sballottati. È quanto emerso durante il convegno “Dalla malasegnaletica alle buone pratiche”, organizzato da Assosegnaletica (Associazione italiana segnaletica stradale aderente a Confindustria) e Federmobilità (Associazione nazionale che riunisce i … Leggi tutto
26 June 2009
Cucù cucù la multa non c’è più
C’era una volta un utilissimo link dell’Aci: Viaggiare Sicuri. Si trattava di una guida fatta molto bene. Curata e aggiornata. Vi trovavi le multe principali dei Paesi esteri. Per esempio, nel menu a tendina cercavi Francia, e lì scoprivi il limite di alcol consentito, i limiti di velocità e le relative multe. In più, vi si spiegava qualche norma particolare, come la possibilità (per le Polizie di Austria e Svizzera) di riscuotere le sanzioni sul posto, e magari di sequestrare un bene (una fotocamera, un orologio) in caso di mancato pagamento. C’era una volta, dicevamo. Perché adesso le multe sono quasi sparite da quel sito.
Sono ancora presenti informazioni generali, comunque preziose. E poi riferimenti per il turista, numeri telefonici, regole speciali. Ma di Codice della strada, a livello di infrazioni … Leggi tutto
Multe seriali: fate un monumento a quel Giudice di pace
Rappresentano un possibile problema per tutti gli automobilisti; e sono un incubo serio e concreto per alcuni guidatori (sempre più numerosi, a dire il vero), particolarmente sfortunati: parliamo delle multe seriali.
Di che si tratta? Un esempio per capirlo al volo. Tu sei in perfetta buona fede, non interpreti in modo corretto quanto è scritto su un cartello stradale (o su uno di quei pannelli rettangolari, sotto i segnali, pieni di parole e di icone). Quindi, commetti un’infrazione: con la tua auto, magari vai in centro città, quando quel cartello te lo proibiva (o almeno il Comune, con quel segnale, intendeva vietarlo). Tutto questo succede lunedì 1 luglio 2009. Una telecamera ti fa la foto e la multa ti viene inviata a casa entro 150 giorni dalla violazione: poniamo, il 149° … Leggi tutto
Patente a punti, giù le mani dagli automobilisti italiani
Se le leggi sono scritte coi piedi e se le norme (teoricamente) a favore della sicurezza stradale sono inefficaci, gli automobilisti italiani non hanno colpe. Eppure, in questi giorni, noi guidatori (inclusi gl’ideatori di Automobilista.it) siamo un po’ nel mirino dei mass media. Il motivo? La patente a punti che non ci fa più paura perché la raggiriamo.
Senza rimbambirvi di numeri, vi diamo solo tre dati.
a) La patente a punti è nata nel luglio 2003.
b) Se commetti un’infrazione taglia-punti e t’arriva a casa la multa, puoi dire (anche se non è corretto e si vìola comunque la legge) che a guidare era un’altra persona: per esempio, la tua bisnonna che andava a 220 km/h in autostrada. A lei verranno tagliati i punti-patente.
c) Se non hai … Leggi tutto
25 June 2009
Genialloyd, ma valeva la pena pubblicizzare così tanto quello striminzito sconto del 5%?
Noi giornalisti dell’auto siamo subissati da comunicati stampa. Talvolta, presi per sfinimento, storditi come pugili in pensione, copiamo e incolliamo qualsiasi genere di bizzarria, purché sia. Così “sfamiamo la bestia”, cioè l’editore, il direttore, il lettore, qualunque soggetto che pretende un lavoro a cottimo: zero qualità, grande quantità di nulla. Uno dei casi più recenti riguarda un comunicato di Genialloyd. Che molti giornalisti hanno ripreso pari pari.
Per carità, è un’Assicurazione con le contropalle: se fai un incidente, ti risarcisce in tempi record. E ha tariffe molto basse e competitive. Però, stavolta, mi fa sorridere: offre il 5% di sconto sulle Rca alle auto a benzina e/o gas … Leggi tutto
Quell’antipatico dell’indennizzo diretto
Facciamo un passetto indietro nel tempo. Inizio 2007: si è alla vigilia del varo dell’indennizzo diretto, poi entrato in vigore nel febbraio di quell’anno. All’epoca, le associazioni dei consumatori commentavano positivamente l’approvazione dell’indennizzo diretto. Motivo: gli assicurati riceveranno indubbi benefici dalla nuova procedura, perché potranno rivolgersi direttamente alla propria Compagnia evitando lungaggini burocratiche. Si abbasseranno i costi legali a carico delle Assicurazioni (niente più contenziosi) e, come risultato finale, queste abbasseranno le tariffe Rca, raddoppiate in 10 anni. Insomma, l’obiettivo del Governo verrà centrato.
In caso di incidente, i danneggiati sono risarciti direttamente dal proprio assicuratore e non più da quello che ha causato il sinistro. Una procedura che si applica in caso di incidente tra due veicoli, entrambi con targa italiana, identificati. Basta presentare la denuncia e la richiesta … Leggi tutto
24 June 2009
Multe dure: perché Automobilista.it tifa per la Cassazione
Se i Comuni esagerano con autovelox, T-Red, auto civetta nascoste dietro i cespugli; allora Automobilista.it è il primo a denunciare gli sgraditi fatti. Se l’obiettivo degli Enti locali è esclusivamente quello di fare cassa ai danni dei guidatori, è doveroso denunciarlo. Tuttavia, ci sono casi in cui è altrettanto legittimo che infrazioni gravi vengano punite in modo esemplare, anche perché facciano da deterrente.
Ci riferiamo a due sentenze della Cassazione, che abbiamo letto con attenzione e altrettanta soddisfazione. Anzitutto, la numero 24015 dell’11 giugno 2009. Antefatto: un 25enne di Latina, sotto l’effetto di alcol, aveva provocato un incidente e poi era scappato. Il classico pirata della strada (un altro tipico esempio è il drogato che fugge dopo il sinistro). Per fortuna, il giovanotto era infine stato fermato dalla Polizia. E … Leggi tutto
Sicurezza stradale: Italia ultima nell’Ue? Sul “Corsera” un sommario un po’ tirato
Automobilista.it ha letto con grande interesse un articolo di Ivo Caizzi sul “Corriere della Sera” del 23 giugno scorso: qui. Si parla di sicurezza stradale. Si dice, fra l’altro: “Tra i grandi Paesi dell’Ue l’Italia è quello con più alto numero di decessi causati da incidenti stradali”. Bene, poi ecco il titolo “Sulle strade un terzo di morti in meno”. E anche qui ci siamo. Però la stranezza sta nel sommario: “Il calo negli ultimi 8 anni, ma l’Italia è in fondo alla classifica dell’Ue”.
Francamente, ci pare un sommario un po’ tirato. Una cosa è dire, come fa l’articolo, che l’Italia è l’ultima dei grandi Paesi; un’altra è affermare, come fa il sommario (scritto non … Leggi tutto
23 June 2009
Indennizzo diretto: una legge mai digerita
Sin dalla sua nascita (febbraio 2007), l’indennizzo diretto ha causato un mare di polemiche. Perché prevede un meccanismo particolare: la tua Assicurazione ti risarcisce e, al contempo, ti difende. Ora interviene anche la Corte Costituzionale, con la sentenza 180/2009: ritiene che vada ricercata per il danneggiato l’interpretazione più favorevole. Quindi, le norme non vieterebbero l’azione del danneggiato contro l’assicuratore di controparte; insomma, l’indennizzo diretto sarebbe facoltativo.
Altro punto importante: il danneggiato potrebbe chiedere il ristoro di tutti i danni, comprese le spese di patrocinio, nel caso in cui volesse andare in Tribunale contro l’Assicurazione di controparte. Questo del rimborso delle spese legali e peritali è un aspetto fondamentale e quantomai controverso.
E ora attenzione a questo passo della sentenza: A favore del carattere alternativo, e non esclusivo, dell’azione diretta … Leggi tutto
Scusi Bersani, ma lei ha visto i risultati del preventivatore Isvap?
La Legge Bersani (dal maggio 2006 allo stesso mese del 2008, ministro dello Sviluppo Economico nel Governo Prodi II) non è mai stata amata dalle Assicurazioni, per usare un eufemismo. Nel mirino delle Compagnie, soprattutto la cosiddetta “regola del papà”. Di che si tratta? Di una norma, in vigore dal 2007, che salva il bilancio delle famiglie, facendo spendere una Rc auto infinitamente più bassa rispetto a prima. O meglio, questo era il lodevole intento della Legge e dell’ex ministro che l’ha portata avanti con successo. Ma, da allora, c’è stato qualche cambiamento. Automobilista.it vi spiega anzitutto di che si tratta, e poi cos’è cambiato.
Prima della Legge Bersani, un povero napoletano di 18 anni che comprava un’auto entrava in quattordicesima classe di merito, quella d’ingresso. Ed era costretto a … Leggi tutto