Archivio di March 2010 (39 articoli)
31 March 2010
La degenza per il sinistro: evidenziare, prego
A proposito di consigli per uscire vivi dal Vietnam dell’indennizzo diretto, ecco ancora qualche dritta molto attuale su come farsi risarcire il più possibile dalle Assicurazioni nel caso in cui si rimane vittime di un incidente con lesioni fisiche.
Durante la degenza per via del sinistro, dovete spiegare al perito, al medico legale o con chi diavolo la Compagnia decide sia il vostro interlocutore, quanto segue.
a) Riuscite a stare seduti?
b) Provate dolore quando state in piedi o seduti? Nessuna vergogna: dite anche se vi fanno male i glutei o altre zone delicate.
c) Ce la fate a camminare a passo normale?
d) Siete in grado di correre come prima?
e) … Leggi tutto
Diamo una patente a punti ai Comuni!
La patente a punti ha perso il suo effetto deterrente pochi mesi dopo la nascita (luglio 2003). È bastato capire che i punti li perde il guidatore il cui nome viene comunicato alle Forze dell’ordine; è stato sufficiente intuire che i corsi per il recupero dei punti fosse all’acqua di rose; e il castello di carta è crollato.
Però l’idea della patente a punti io non la scarterei del tutto. Anzi, la estenderei ai Comuni. Tutte le amministrazioni che utilizzano in modo fraudolento autovelox, Photored, T-Red, telecamere ai varchi Ztl, dovrebbero essere punite con la sottrazione di un certo numero di punti. Per recuperare punteggio, … Leggi tutto
30 March 2010
Se dimentichi di pagare il balzello per il ricorso al Giudice di pace…
Più d’un lettore ci ha scritto preoccupato: “Ho fatto ricorso al Giudice di pace. Ma, prima di depositarlo, per una dimenticanza, non ho pagato la tassa di 38 euro. Che succede ora?”.
a) Il Giudice di pace esamina il ricorso. Non spetta certo a lui fare l’esattore fiscale e controllare se tu sei in regola con le tasse.
b) Hai pur sempre modo di pagare la tassa appena te ne ricordi. Vai in Cancelleria del Giudice di pace, con un contributo unificato già pagato di 30 euro e marche da bollo di otto euro.
c) Se invece ti ricordi di pagare solo dopo la sentenza, è difficile che tu sia in tempo per saldare il debito. … Leggi tutto
Tassa sul ricorso: c’è incertezza pure sull’entità del balzello!
La civiltà d’una nazione si misura anche da come un automobilista può difendersi contro i soprusi della Pubblica amministrazione. E invece, da noi, il ricorso a pagamento è una buffonata italiana: ma guarda te se io devo pagare per far valere i miei diritti di automobilista di fronte al Giudice di pace, magari contro un Comune che ha usato un autovelox trappola. Ma la novità che sta emergendo in questi giorni è un’altra: non si sa bene quale sia la tassa da pagare allo Stato.
Nostra esperienza personale. Facciamo un ricorso pagando 30 euro di contributo unificato; poi vogliamo versare anche gli otto euro di marche da bollo. La Cancelleria del Giudice di pace non sa che fare. … Leggi tutto
Il figlio ha il vizio di guidare ubriaco? Niente sequestro dell’auto di papà. Non siamo d’accordo
Importante novità che riguarda la guida in stato d’ebbrezza. Non può essere sequestrata l’auto di proprietà del papà, se il figlio si mette al volante ubriaco. Questo vale pure se il papà sa che il figlio, in passato, già una volta è stato fermato per guida in stato di ebbrezza. Parola di Cassazione: sentenza numero 11791 del 26 marzo 2010.
La Suprema Corte ha respinto il ricorso della Procura di Vercelli: questa si opponeva alla restituzione dell’auto appartenente al padre di un ragazzo fermato ubriaco alla guida. Infatti, secondo la Cassazione, vero il papà non c’è la “rimproverabilità per omessa sorveglianza sul comportamento dell’indagato: la … Leggi tutto
29 March 2010
I 150 giorni dalla notifica: piano a fiondarvi dal Prefetto
Crei un sito sui ricorsi contro le multe, le spari grosse, fai visitatori e sei bello soddisfatto: basta dire che puoi sempre ricorrere e vincere tutte le cause, e il gioco è fatto. Questo si verifica specie con la storia dei 150 giorni, più attuale che mai. Di che si tratta? Leggete giù.
Se vi dicono che una multa deve arrivarvi a casa entro 150 giorni dall’infrazione, state all’occhio. E se vi spingono a fare ricorso al Prefetto, state due volte attenti: chi perde lì, paga il doppio.
a) Dice il Codice della strada: “Qualora la violazione non possa essere immediatamente contestata, il verbale, con gli estremi precisi e dettagliati della violazione … Leggi tutto
Indennizzo diretto: veniamo stritolati nella camera di compensazione
Riceviamo decine di mail in cui ci chiedete: ma perché l’indennizzo diretto non ha fatto calare le Rc auto? Nelle intenzioni del legislatore, le Assicurazioni, indennizzando direttamente l’assicurato vittima del sinistro, dovevano abbassare i costi degli incidenti e, quindi, calmierare le Rc auto. Ma forse il signor legislatore non ha fatto i conti con tre fattori.
a) Per natura, le Compagnie tendono a trovare eternamente giustificazioni ai loro rincari. Non sono mai soddisfatte: come le mogli di uomini ricchissimi, premono sempre per avere di più, fin quando, per esasperazione reciproca, non si arriva al divorzio.
b) L’indennizzo diretto prevede che le Compagnie riequilibrino i conti in una specie di camera di compensazione. L’Assicurazione … Leggi tutto
Risarcimento lesioni fisiche: siete pregati di farvi pagare tutto
Siete stati coinvolti senza colpa in un incidente stradale? Benvenuti nel Vietnam del risarcimento, dove essere rimborsati in modo equo e rapido diventa un inferno. In modo equo, cioè prendendo i soldi che vi spettano. In modo rapido, cioè nei limiti del buon senso, prim’ancora che nei limiti stabiliti dalla legge.
Perché siate indennizzati come si deve, fate valere, di fronte alla vostra Assicurazione che vi deve il denaro, qualsiasi danno. Ragionate: non esiste solo la lesione fisica in sé; ci sono anche diverse conseguenze negative.
a) Potevi attendere alla cura e all’igiene personale, nonostante le ferite?
b) Potevi lavarti qualsiasi parte del corpo (denti e … Leggi tutto
28 March 2010
Call center: grosso guaio ad Assicurazioni town
Con l’indennizzo diretto, spesso le Assicurazioni si affidano a call center per gestire le pratiche degli incidenti. A volte, si tratta di call center esterni: insomma, non dipendenti della Compagnia. Problema: se l’automobilista ha un incidente e cerca un addetto del call center, e questo non si fa trovare oppure tratta male il cliente, con chi se la prende l’assicurato? Abbaia alla Luna?
Per fortuna, il mondo se n’è accorto. Sentite l’Isvap (vigila sulle Assicurazioni).
a) “Specifiche disposizioni mirano ad accrescere la qualità del servizio offerto dai call center: le imprese e gli intermediari sono tenuti ad assumere la piena responsabilità per l’operato degli addetti a call center esterni e devono individuare … Leggi tutto
Rc auto di Poste italiane. Ma l’Isvap non aveva detto che l’automobilista va ultra informato su tutte le clausole della polizza?
Noi di Automobilista.it non ci capiamo più niente. L’Isvap (vigila sulle Assicurazioni) dice che il potenziale cliente di una Compagnia, prima di firmare il contratto Rc auto, deve capirne alla perfezione tutte le clausole. Addirittura, l’agente assicurativo ha l’obbligo di fare leggere al possibile futuro assicurato un pacco grande quanto una casa di fogli informativi: roba da far perdere ossigeno al cervello. Adesso, però, la stessa Isvap dà tranquillamente l’ok a Poste italiane: possono vendere le Rc auto.
A parte che, ci pare, Poste italiane partiranno da una posizione un pochino privilegiata rispetto alle altre Assicurazioni: ai dipendenti, alle famiglie dei dipendenti, nonni, cugini, amanti, figliastri, verranno magari riservati super … Leggi tutto