Archivio del 2011
27 February 2011
Più multe per la stessa infrazione ripetuta: si pagano. Ma resta una porcata di esattori insaziabili
La Cassazione (sentenza 4725/2011) ha giustamente affermato un sano principio: se becchi mille multe per una stessa infrazione ripetuta nel tempo, devi pagarle tutte. Esempio: in auto vai in una Ztl (Zona a traffico limitato) per sei mesi di seguito, reputando che tu possa transitare; ogni accesso, una multa. Da pagare. La buona fede conta zero. Se sei ignorante (ignori che lì non si transita), son fatti tuoi.
È una sentenza che io condivido. Altrimenti, molti furbetti direbbero: ero in buona fede; di mille multe, ne pago una; le altre al macero per buona fede.
C’è però un problema: molti Comuni ci sguazzano. Mettono cartelli poco chiari, cambiano d’improvviso le regole, i sensi delle strade, mettono d’incanto … Leggi tutto
Attraversamenti pedonali: servono i Vigili
A Schio (Vicenza), il Comune installerà 11 impianti di illuminazione a Led che serviranno gli attraversamenti pedonali.
È utile? Sì, migliora la sicurezza stradale. Gli automobilisti imbecilli che vanno a 100 all’ora in città non potranno dire: non ho visto il pedone.
Ma resta un problema: servono Vigili agli attraversamenti pedonali. È l’unico modo per prevenire davvero gli incidenti. Vale lo stesso ragionamento che ho fatto per gli ubriachi a Torino: un autovelox senza Polizia l’avrebbe inevitabilmente lasciato andare via.
foto flickr.com/photos/nafmo
Da noi impazzirebbe
Mi dicono che negli Usa hanno inventato un’applicazione particolare per telefonini: se individuano una buca, i cellulari lo segnalano. Sfrutta sia un accelerometro che rileva le accelerazioni verticali e laterali; sia un sistema di navigazione satellitare Gps.
Interessante. Negli Usa utilissimo. Da noi, quell’applicazione impazzirebbe e farebbe esplodere il telefonino. Basta immaginarsi con quella tecnologia a Milano, Roma, Napoli: città dove le voragini sono sparse con cura sul territorio comunale. Tempo due minuti, e il cellulare farebbe boom.
foto flickr.com/photos/kaminskimateusz
Con l’autovelox, l’ubriaco non l’avresti beccato
Torino, corso Moncalieri. Autovelox spenti dopo la sollevazione popolare per multe illegittime. Il Comune: allora mettiamo le pattuglie.
Primo risultato: fermato un ubriaco che andava a 120 km/h. Un potenziale assassino.
Allora: con l’autovelox fisso (senza Polizia), l’ubriaco avrebbe preso solo la multa per eccesso di velocità Forse. Perché poi magari la pagava sua nonna. E la sua bisnonna, accusata di essere alla guida al momento dell’infrazione, subiva il taglio di punti-patente. Con le pattuglie, l’ubriaco lo metti in gabbia subito.
Visto che gli autovelox sono solo dannosi? Servono le pattuglie.
26 February 2011
Rca, crescita spaventosa in arrivo: la previsione di Automobilista.it
Sapete cos’ha detto di recente Vittorio Verdone (direttore Auto, Distribuzione, Consumatori e Servizi informatici dell’Ania, ossia della Confindustria delle Assicurazioni)? Che, nel settore Rca, le truffe stimate in Italia sono 350.000 l’anno (il 10% degli incidenti), per un ammontare complessivo di 1,5 miliardi di euro di indennizzi. Il colpo di frusta fa la parte del leone, con diverse lesioni alla spalla (quella tenuta dalla cintura di sicurezza): 150.000 dei 350.000 sinistri sono con feriti.
Quindi, l’Ania vuole fortissimamente l’Agenzia antifrode. Il fatto è che le 80.000 truffe ufficiali emerse sono destinate comunque ad aumentare. Perché la crisi porta delinquenza e disonestà diffusa.
La mia previsione è che le Rca saliranno ancora, e ancora, senza tregua, … Leggi tutto
24 February 2011
Rca: perizia preventiva. Poi non ci si lamenti se le tariffe salgono
Ho raccolto per voi la seguente indiscrezione. Qualche politico vorrebbe introdurre la perizia preventiva nella Rca: significa che, prima di stipulare la polizza, un perito assicurativo fa una perizia della macchina. Obiettivo, verificare che l’auto sia sicura, non soggetta a rotture, in buone condizioni di carrozzeria, senza ammaccature.
I costi di perizia sarebbero di 15-20 euro.
Indovinate: su chi verrebbero scaricati i costi? Su di noi assicurati.
Quei 15-20 euro andrebbero moltiplicati per i milioni di veicoli che ogni anno stipulano un nuovo contratto in virtù di passaggi/immatricolazioni e cambi di compagnia
Occhio anche alla tempistica: sarebbe necessario recarsi in agenzia almeno quattro o cinque giorni prima della scadenza per vedersi … Leggi tutto
22 February 2011
Compagnie battono automobilisti due a zero
L’Agenzia antifrode, quella che se e quando arriverà combatterà le truffe nella Rca, fa passi avanti. Leggo su Finanza&Mercati (scusate se non ho il link diretto) che l’Unità antifrode potrebbe non stare sotto all’Isvap (vigila sulle Assicurazioni), ma alla Consap (Concessionaria servizi assicurativi pubblici): gestisce i Fondi per conto dello Stato. Così si starebbe evolvendo il Disegno di legge sull’Agenzia antifrode. E le Assicurazioni non sborserebbero neppure un euro per la costituzione dell’Antifrode. Al contrario di quanto si diceva all’inizio.
Ma la botta è qui: le Assicurazioni avrebbero 90 e non più 30 giorni per risarcire i clienti. Obiettivo, consentire alle Compagnie di fare ulteriori accertamenti per capire se l’assicurato è un ladro che ruba … Leggi tutto
21 February 2011
Comuni due, la vendetta
Ricordate la vicenda dei T-Red? Si disse: sono in regola gli apparecchi che multano chi passa col rosso (160 euro circa incluse le spese di notifica a casa della multa, e sei punti-patente distrutti). Poi, seconda puntata: no, non sono in regola perché quelli piazzati dalla ditta sono diversi da quelli omologati. T-Red spenti dai giudici. Dopodiché, terza puntata: tutto ok, l’ha detto il ministero dei Trasporti, che si è avvalso di un’opinione di una commissione. Infine, la Cassazione non fa nient’altro che attenersi a quanto dice il ministero (e cos’altro avrebbe potuto fare?). Multe valide. In parallelo, la vicenda del giallo troppo breve.
Adesso, i Comuni riaccendono i T-Red ed esigono tutte le … Leggi tutto
20 February 2011
Sono un Comune e godo come un riccio
Lo so: le multe servono per migliorare la sicurezza stradale e non per fare cassa. Né tantomeno per ripianare i debiti dell’amministrazione locale o per pagare consulenze d’oro.
Lo so: gli automobilisti sono così cornuti che non han voglia di pagare le multe né tantomeno di andare piano.
Lo so: i politici a livello centrale (Roma, Parlamento) fanno di tutto per evitare che i Comuni facciano cassa sulla pelle degli automobilisti con gli autovelox.
So tutto, io, Ezio Notte, blogger maledetto di Automobilista.it (rompo le scatole a tutti). Pur tuttavia, mi sia consentito di mettermi nei panni di un Comune, e di un politico di un Comune. In questo momento io godo come un riccio. Vi spiego. … Leggi tutto
19 February 2011
Autovelox e Tutor: pregasi non confondere i dispositivi di prevenzione
Leggo in Rete (non linko per non fare pubblicità gratutita e immeritata a quegli asini) che la Polizia ha sequestrato apparecchi irregolari antiautovelox e antiTutor: in memoria contenevano informazioni su dove sono autovelox e Tutor. È una bufala. Quegli apparecchi (come in navigatori) sono perfettamente legali. Idem il Coyote, che funziona in modo un po’ diverso, basandosi sulle comunicazioni dei vari utenti: una comunità intelligente di automobilisti per prevenire incidenti e multe.
In realtà, il sequestro c’è stato. Ma si tratta di tutt’altro materiale: robaccia proveniente dalla Cina. Senza avere in memoria nulla, localizzano autovelox e Tutor. Il Codice della strada li vieta.