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21 February 2015

Ddl concorrenza, Rca rivoluzionata: il Governo Renzi realizza i sogni delle Assicurazioni

Il governo si oppone con forza alle lobby assicurative

Bel colpo del nostro Matteo. L’uomo nuovo, il politico diverso, la persona che doveva cambiare la politica e portare avanti un’opera di moralizzazione; questo statista, in realtà, si rivela peggio dei predecessori. Pensavamo che simili scempi potessero verificarsi solo in quelle aree del Centro Africa dominate dalle tribù. O nelle Repubbliche sudamericane degli anni 70, in mano a personaggi dubbi ed equivoci. Basta dare un’occhiata alla riforma della Rca, dentro il disegno legge concorrenza. Già il fatto stesso di sbattere senza pudore regole anticoncorrenziali dentro un disegno legge chiamato concorrenza fa sbellicare. Ma tant’è: evidentemente, credono che tutti gl’italiani abbiano ormai la personalità di un termosifone e la capacità di reazione di un invertebrato, da nutrire con pillole di cultura forniteci direttamente dal Gabibbo. Invece, noi ancora ci incazziamo. Siamo vivi. E qualcuno assieme a noi. Dice Renzi, dopo l’ok del Governo a questo ddl: “Siamo pronti a sfidare le lobby”. Caspita: serve coraggio a dire una roba del genere. Le regole della Rca sono scritte dalle lobby assicurative! Non male l’attacco diretto e perentorio di Davide Galli, numero uno di Federcarrozzieri. Sentite in basso.

“Il governo Renzi non ha retto alla pressione della lobby delle compagnie assicuratrici – è la denuncia di Davide Galli, presidente Federcarrozzieri -. Col disegno legge concorrenza, che ha avuto l’ok dell’esecutivo, la Rc auto viene rivoluzionata a favore delle imprese. Il risarcimento in forma specifica getta l’automobilista danneggiato fra le braccia del carrozziere convenzionato con le compagnie: questi dovrà lavorare alla manodopera imposta dalle imprese. Una forma di schiavitù. Risultato: auto riparate male e in fretta. Con gravissimo pregiudizio dei diritti degli automobilisti, che non potranno più scegliere liberamente di rivolgersi al carrozziere indipendente. E con effetti devastanti per la sicurezza stradale: auto rimesse in sesto alla bell’e meglio che circoleranno per le nostre strade”.

“Secondo – attacca Galli -: con l’abolizione della cessione del credito al carrozziere indipendente, l’automobilista non potrà più farsi aiutare da un esperto del settore Rc auto. Se la vedrà direttamente con la Compagnia. Uno scontro iniquo: un consumatore che nulla sa di Rca contro un gigante con uno squadrone di legali pronti a mordere per un cavillo”.

“Terzo – prosegue il presidente di Federcarrozzieri -: viene resuscitata la delega al governo per reintrodurre, per atto amministrativo, le tabelle per la liquidazione dei danni gravi. obiettivo, ridurre i valori risarcitori determinati dalle tabelle di Milano che la Cassazione ha stabilito essere il livello della equità risarcitoria. Alla fine, i risarcimenti verranno dimezzati. Questo neppure in una Paese arretrato corrotto verrebbe mai accettato e trasformato in legge”.

“Sono norme – evidenzia Galli – che già la commissione Giustizia aveva stroncato l’anno scorso, quando fu stralciato l’articolo 8 del decreto Destinazione Italia: è pazzesco, è fuori dal mondo che vengano riproposte. La natura extracontrattuale del danno in Rc auto rende inammissibile ogni limitazione contrattuale al risarcimento. Con la polizza per la Rc auto non si contrae una garanzia diretta per i danni, ma un’assicurazione per la responsabilità civile regolata dal codice civile che copre obbligatoriamente il proprietario/conducente di un veicolo per le conseguenze dannose che il mezzo può arrecare a terzi in occasione della circolazione. Quel disegno legge è scritto coi piedi, da chi non sa che cosa scrive, probabilmente dietro dettatura dell’Ania. Giuridicamente, non è possibile sottoporre il risarcimento del danno da circolazione stradale a condizioni e limitazioni contrattuali: l’obbligo di risarcire il danno non grava sull’assicuratore, bensì sul responsabile civile che l’assicuratore si limita a manlevare dalle richieste del danneggiato”.

“Addio ai diritti dell’automobilista: perderà il diritto al risarcimento del danno al mezzo essendo sostanzialmente obbligato a ripararlo presso un riparatore convenzionato. Qualora intenda comunque farlo presso un riparatore di propria scelta, rimarrà a suo carico la differenza tra il costo di un lavoro eseguito a regola d’arte, e a prezzi di mercato, e la minor somma che l’assicuratore liquiderà parametrandola all’indeterminato importo che asseritamente verrebbe corrisposto a un riparatore convenzionato. Perderà il diritto di cedere il credito e pertanto, in caso di riparazione presso officina non convenzionata, oltre a non venire risarcito, dovrà anticipare le spese e poi attendere il risarcimento promuovendo un giudizio nei confronti dell’assicuratore del civile responsabile. Non ultimo: la tariffa Rca verrà stabilita dalla scatola nera, che studierà lo stile di guida dell’assicurato. È pazzesco poi che la scatola nera formi piena prova nei procedimenti civili. È assurdo che le testimonianze debbano essere immediatamente dopo il sinistro, come se una persona ferita o sotto choc fosse in grado di capire che cosa le accade attorno. È allucinante che la compagnia possa attendere fino a cinque mesi per formulare l’offerta”.

“Le tariffe Rca sono alte? Con la crisi che ha dimezzato i sinistri, e con gli utili delle Compagnie che schizzeranno a quota 3 miliardi di euro annui, non serve una legge che distrugga i diritti dei danneggiati. Le basi per abbassare con forza le tariffe già ci sono. Servirebbe piuttosto una maggiore tutela dei diritti degli automobilisti e una spinta alla concorrenza fra i gruppi assicurativi, giacché oggi 5 colossi si mangiano l’80% del mercato Rca. Altro che concorrenza, altro che libertà, altro che libero mercato – conclude Galli -. Questo disegno di legge è contro la concorrenza, liberticida, ammazza i diritti degli automobilisti, dei danneggiati, di chi subisce danni all’auto e lesioni fisiche. Questo disegno legge è un dono che il governo Renzi fa alle compagnie. Ma noi di ci opporremo con tutte le nostre forze. Ci batteremo in tutte le sedi. Ne faremo una questione di principio, una questione etica. È un Paese da moralizzare: non è ammissibile che certi politici scrivano leggi dietro dettatura di lobby potentissime. Siamo pronti alla nostra battaglia”.

di Ezio Notte @ 00:25


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