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10 October 2015

Hacker: incubo automotive

 

Nightmare hackers

Nightmare hackers

Lo scenario è da incubo: hacker che controllano le vetture. Non fantascienza, ma drammatica realtà, con cui le Case auto si devono confrontare. Il dubbio, alla fine della terribile storia che andiamo a raccontarvi, è che i Costruttori di macchine, esperti di telai, propulsori, freni, frizioni, non siano altrettanto bravi con Internet. E se fanno veicoli ultra-connessi al web, il rischio è che qualche malintenzionato voglia far saltare il banco.

Due hacker (in realtà sono due super esperti di Internet) hanno violato il sistema multimediale UConnect di una Jeep Cherokee (Gruppo FCA, Fiat insomma). L’operazione, documentata dalla magazine tech Wired e messa in atto da Charlie Miller e Chris Valasek, rispettivamente security engineer di Twitter e ricercatore di IOActive, ha visto la terribile coppia impadronirsi del mezzo. Sotto totale controllo dei due. Che sono stati in grado di modificare la velocità del veicolo e controllare freni, radio, tergicristalli e “truccarne” altre caratteristiche. Miller e Valasek hanno dimostrato la vulnerabilità dei sistemi di infotainment con accesso a Internet. Il trucco? Le auto sono corruttibili grazie a un attacco informatico semplicemente attraverso l’indirizzo IP.

FCA, dopo aver rilasciato immediatamente un aggiornamento di software, ha deciso di richiamare in officina per un controllo (gratuito, e ci mancherebbe altro) 1,4 millioni di vetture per sistemare definitivamente il sistema informatico di bordo. “Tutti i settori sono potenziali bersagli di un hacker e l’industria automobilistica non ha fatto eccezione”, ha dichiarato Gualberto Ranieri, capo della comunicazione FCA mercati Nafta. “Non c’è stato un solo incidente nel mondo reale in cui è stato coinvolto qualsiasi veicolo FCA a seguito di un’intrusione pirata nei suoi software”. E quindi la dimostrazione dei due hacker è preziosa affinché questo non avvenga mai.

È pertanto verissimo che tutti i settori sono sotto attacco: anche i tv e i frigoriferi connessi a Internet. È vero pure qualsiasi Casa ha il suo guaio con Internet. BMW, di recente, ha messo a punto un software difensivo, dopo che un hacker aveva sbloccato le porte delle sue macchine. Nel mirino degli hacker stavolta è finita una vettura FCA, ma qualsiasi vettura connessa è esposta a ogni sorta di pericolo. Va invece detto che le auto vecchie, senza il web, non corrono nessun rischio: sfidiamo qualsiasi pirata ad hackerare un Pandino degli anni 80. Allo stesso modo, nella selva di attacchi informatici ai danni di computer, televisori, auto, le moto si salvano: non c’è connessione al web. E così sarà finché le moto e gli scooter resteranno senza Internet.

Ecco il nostro consiglio: bisogna scaricare e installare gli aggiornamenti. Per ripararvi (in parte) dagli hacker. Ai quali viene l’acquolina in bocca quando un veicolo è pieno zeppo di dispositivi di connessione, infotainement, elettronica. Idem per la Rca elettronica e per la scatola nera: qualcuno crede che quelle tecnologie siano immuni da attacchi e impediscano le truffe. Poveri illusi.

di Ezio Notte @ 16:40


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