7 June 2016
Rc auto: il Portale dell’Automobilista? Conta come il due di picche!
Rc auto: i documenti elettronici sostituiscono quelli di carta. In particolare, il contrassegno (non va più esposto in auto) e l’attestato di rischio (la pagella dell’assicurato). Resta solo il certificato assicurativo, da portare in macchina. Sentiamo sulla questione l’Ivass, che vigila sulle assicurazioni, cosa ha detto nelle scorse ore: “Questo Istituto continua a ricevere segnalazioni da parte della Polizia stradale e di automobilisti ai quali è stato sequestrato il veicolo sulla base delle mere risultanze del Portale dell’Automobilista, qualora quest’ultimo restituisca una informazione attestante l’assenza di copertura assicurativa”. Tradotto: la Polizia ferma l’auto, controlla il Portale dell’Automobilista; se risulta che la macchina non ha la Rca, scattano multa e sequestro del veicolo.
La stoccata Ivass: “In proposito, appare opportuno osservare che la banca dati delle coperture risulta essere alimentata massivamente da parte delle imprese di assicurazione e purtuttavia è possibile che possano verificarsi ritardi nella alimentazione o disfunzioni sul caricamento dei dati”.
Quindi, ricapitoliamo. Dentro database vanno le informazioni fornite dalle compagnie. C’è un però: possono “verificarsi ritardi nella alimentazione o disfunzioni sul caricamento dei dati”. Qui, servirebbe capire anzitutto: i ritardi. Ritardi di chi? Chi è in ritardo nel mettere dentro i dati? Disfunzioni. Chi è responsabile delle disfunzioni sul caricamento dati?
L’Ivass conclude: “Al fine di addivenire a comportamenti omogenei da parte delle Autorità pubbliche e per evitare inutili contenziosi con gli automobilisti, si richiama l’opportunità di articolare i controlli secondo lo schema operativo insito nelle disposizioni vigenti, a partire dalla verifica del possesso a bordo del veicolo della documentazione prevista dalla legge (certificato di assicurazione). Qualora la documentazione esibita non sia suffragata dalla corrispondente annotazione presente nel Portale dell’Automobilista, prima di procedere al sequestro del veicolo è opportuno invitare il proprietario del veicolo a fornire prova dell’esistenza della polizza. Solo all’esito della verifica presso la compagnia intestataria del contratto esibito, procedere al sequestro del veicolo ove non risulti coperto da assicurazione”.
Pertanto: “In considerazione del generale principio di prevalenza delle risultanze cartacee rispetto a quelle della banca dati, la verifica della documentazione appare essere il momento centrale dell’accertamento anche al fine di evitare l’inutile aggravio del carico di lavoro per l’annullamento dei verbali di sequestro nei casi in cui si dimostra sussistere la copertura assicurativa”.
Insomma, alla fine, la verità è una sola: hanno fatto un casino bestiale con questa digitalizzazione, dematerializzazione, modernizzazione. Il risultato è che il Portale dell’Automobilista conta come il due di picche, eppure ce l’hanno menata per anni con quel sito delle meraviglie. In più, diversi automobilisti sono stati multati e hanno subìto il sequestro della macchina ingiustamente. Un caos infernale di una burocrazia che tenta disperatamente di rendersi giovane, ma che nell’anima è vecchia, morta e sepolta. La triste squallida oscena realtà è questa: non si doveva toccare nulla, lasciando tutto com’era. Solo la carta. L’unico passo in avanti poteva essere il controllo delle auto senza Rca attraverso le telecamere, ma manca il decreto ministeriale di omologazione degli occhi elettronici. Una figuraccia anche nell’Unione europea. Che vergogna.
di Ezio Notte @ 10:31
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Categorie: Assicurazioni, Controlli elettronici, Multe, Politici, Rc auto, Sicurezza
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