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Salute / Divieto di fumo in auto: i politici lo imporranno per la sicurezza, per la salute o per fare quattrini?
28 November 2009
Fumo in auto? Pericolo!
Multa di 250 euro e taglio di 5 punti della patente al guidatore che fuma mentre è al volante; sanzione di 500 euro se in auto c’è un bimbo: queste le possibili modifiche al Codice della strada, in discussione al Parlamento.
Ci piace analizzare i fatti con freddezza e con la massima sincerità, rischiando perfino di essere crudeli. E allora, per quanto riguarda il divieto di fumare in auto, vediamo quali sono le ragioni che spingono i politici a introdurre quella regola.
a) Il fumo distrae. Accendere la sigaretta, buttare la cenere, tenere la sigaretta stessa in una mano e quindi guidare con una sola mano, stare al volante col fumo negli occhi.
b) Il fumo uccide. Anche i fumatori passivi, bimbi inclusi.
Si possono negare i punti a) e b)? Assolutamente no. Per quanto concerne la distrazione, qualsiasi comportamento che distoglie l’attenzione dalla guida e dalla strada è pericoloso. Invece, considerando la salute, il fumo è una calamità sociale.
Tuttavia, se siamo sicuri che i politici tengano alla nostra sicurezza mentre guidiamo e abbiano a cuore la nostra salute, ci piacerebbe anche sentire quanti soldi si possono fare multando chi fuma. Facciamo un calcolo spannometrico. Su un milione di guidatori che si mette in macchina ogni giorno, a fumare mentre guidano sono in 100.000. Se sanno che c’è il divieto di fumo, a restare a fumare in macchina ne restano almeno 20.000: basti vedere nei bagni degli uffici quanti fumatori stanno con la sigaretta in mano nonostante i divieti e le multe previste. Di quei 20.000, ne vengono beccati 5.000. Moltiplicato per 250 euro di multa, fa 1.250.000 euro di sanzioni al giorno.
Un bel gruzzolo, non c’è che dire. E beccare uno che fuma in auto è molto più facile che individuarlo senza cintura di sicurezza o col cellulare in mano. La sigaretta non te la puoi mangiare né riporla accesa nell’abitacolo appena vedi un agente delle Forze dell’ordine. Invece, c’è chi si mette la cintura al volo appena scorge un agente e chi butta il telefonino sul sedile accanto per non essere “pizzicato”.
Il fumo è business. Da sempre…
foto flickr.com/photos/kriis__xx
di Ezio Notte @ 12:02
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