24 June 2009
Se i Comuni esagerano con autovelox, T-Red, auto civetta nascoste dietro i cespugli; allora Automobilista.it è il primo a denunciare gli sgraditi fatti. Se l’obiettivo degli Enti locali è esclusivamente quello di fare cassa ai danni dei guidatori, è doveroso denunciarlo. Tuttavia, ci sono casi in cui è altrettanto legittimo che infrazioni gravi vengano punite in modo esemplare, anche perché facciano da deterrente.
Ci riferiamo a due sentenze della Cassazione, che abbiamo letto con attenzione e altrettanta soddisfazione. Anzitutto, la numero 24015 dell’11 giugno 2009. Antefatto: un 25enne di Latina, sotto l’effetto di alcol, aveva provocato un incidente e poi era scappato. Il classico pirata della strada (un altro tipico esempio è il drogato che fugge dopo il sinistro). Per fortuna, il giovanotto era infine stato fermato dalla Polizia. E qui si era aperta la questione: la macchina di quel gentiluomo, cointestata con un parente, andava sequestrata? Fosse appartenuta solo al 25enne, la vettura sarebbe stata di sicuro messa sotto sequestro: il ragazzo non l’avrebbe mai più vista. Ma così, in effetti, la legge dava spazio a più interpretazioni.
Ed ecco la risposta della Cassazione, chiamata a decidere: sì, l’auto va sequestrata al pirata, anche se cointestata. Sarà pure una perdita economica per il parente, altro proprietario del veicolo, e persona innocente. Però la lotta per la sicurezza stradale è una guerra, che a volte fa piangere chi nulla c’entra. Siete d’accordo?
Inoltre, vi segnaliamo questa seconda sentenza importante, la numero 25933 del 19 giugno 2009. Chi compie più infrazioni gravissime (guida in stato d’ebbrezza più omissione di soccorso più mancato rispetto dell’alt imposto dalla Polizia) subirà una sospensione della patente pluriennale. Grosso modo, si vanno a sommare i periodi di stop della patente di ogni violazione. Anche in questo caso, a noi la sentenza piace. E a voi?
di Ezio Notte @ 16:58
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