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Sicurezza / Ci dispiace: chi tira sassi o tondini di ferro sulla testa degli automobilisti deve stare in cella, a marcire per tanto tempo
15 May 2010
Beccaria capirebbe la nostra indignazione
La questione dei ragazzini o adolescenti o giovani che tirano i sassi dai cavalcavia è nota da anni. Purtroppo, non è stata debellata. Infatti, adesso i lattanti di casa nostra si divertono anche a lanciare i tondini di ferro, sulla Milano-Varese.
Sulla faccenda, filosofi, sociologi e criminologi si strappano i capelli per capire perché i nostri pargoli si comportino così. Si parla di esempi negativi, di società violenta, di assenza di valori, di noia fanciullesca, di genitori che non fanno il proprio dovere, di immigrazione incontrollata, di balordi senza scrupoli. Tutto abbastanza vero.
Noi di Automobilista.it aggiungiamo però un dettaglio: spesso il lavoro delle Forze dell’ordine finisce in un tombino. Perché i ragazzotti o i responsabili adulti vengono individuati, scoperti, presi, processati. Ma se la cavano alla grande: pene blande. Questo è il vero cancro del lancio dei sassi dal cavalcavia. Servono pene dure, che facciano paura. La vecchia deterrenza.
E non veniteci a citare Beccaria: anche lui inorridirebbe di fronte ai fanciulli e ai “diversi” che ammazzano coi tondini di ferro. È ora di finirla: si deve circolare in auto senza il terrore di morire per un piccolo pezzo di imbecille disadattato e impotente nel cervello. Né ci interessa sapere se il soggetto in questione sia italiano, straniero o marziano. Che marcisca nelle patrie galere.
foto flickr.com/photos/yalelawlibrary
di Ezio Notte @ 20:32
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Pene blande che danno anche agli automobilisti quando investono pedoni o ciclisti uccidendoli.
E allora perchè accanirsi contro questi ragazzi??
Comment by pedone — 16 May 2010 @ 10:48