26 March 2011
Ecco un Comune che interpreta la legge
A Genova un tizio ha ricevuto una multa dopo parecchi giorni dall’infrazione: 130 giorni per l’esattezza. Ma il Comune dice di essere in regola, anche se sono stati superati i 90 giorni di legge. Perché?
Dice il Comune: il calcolo dei 90 giorni va fatto dalla data dell’infrazione alla data non di notifica, ma alla data in cui il Comune ha consegnato alle Poste la lettera da recapitare. Motivo: non è prevedibile quanto tempo impiega la posta per consegnare la raccomandata.
E non è chiaro se i Vigili siano stati in grado di indicare in che data hanno consegnato il plico alla posta.
Però ci sono numerose sentenze che dicono: conta la data di notifica. Corte costituzionale, sentenza n. 477 del 26 novembre 2002: ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del combinato disposto degli artt. 149 c.p.c. e 4 comma 3 della l.20 novembre 1982 n.890 (notificazioni di atti a mezzo posta e di comunicazioni a mezzo posta connesse con la notificazione di atti giudiziari) nella parte in cui prevede che la notificazione si perfeziona, per il notificante, alla data di recezione dell’atto da parte del destinatario anziché a quella, antecedente, di consegna dell’atto all’ufficiale giudiziario.
Seguono numerose sentenza dei Giudici di pace contro i Comuni.
Inoltre, i Vigili devono essere in grado di indicare in che data hanno consegnato il plico alla posta.
Allora: per il calcolo dei 90 giorni deve essere preso in considerazione il lasso temporale intercorrente tra la data della infrazione e la data di consegna alla posta del verbale da parte degli accertatori, oppure quella del materiale ritiro del verbale da parte del soggetto sanzionato?
Insomma, Comune di Genova sul filo del rasoio. Come tutti i Comuni. Vi piace la cosa?
foto flickr.com/photos/brent_nashville
di Ezio Notte @ 21:23
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