13 May 2011
Guidatore di bus manovrava coi gomiti: aveva due cellulari in mano. Quattro modi per incastrare lui e quei tromboni incapaci di riscrivere il Codice della strada
Che molti politici abbiano alle spalle qualcuno che paga loro campagne elettorali sontuose, è provato non solo dalla crisi che c’è in Italia, dall’immondizia che disintegra Napoli, ma anche dal Codice della strada. Pensate: non ha una norma per bastonare i guidatori di bus che stanno al volante con uno o anche due cellulari in mano. Tu privato, giustamente, non puoi guidare col cellulare in mano; il conducente di bus, sì. Anche con due telefonini: vi sfido a trovare un articolo del Codice della strada che lo vieti. Se proprio si va a tirare fuori l’articolo 141, quello è molto generico: in sostanza, il poliziotto può multarti solo se prova che un tuo qualsiasi comportamento mette a rischio la sicurezza stradale. Una parola. E così, il guidatore di bus di Roma con due telefonini in mano e passeggeri a bordo (come dice Cecilia Gentile su Repubblica.it) non può essere sanzionato: questo lo dico io.
E se lo vogliono licenziare, gli avvocati di lui magari diranno che il Codice della strada non è stato violato.
Però il blog Automobilista.it non si arrende mai, e lotterà strenuamente affinché la sicurezza stradale migliori. E allora sforna per voi – e magari per qualcuno che ha voglia di incastrare il guidatore di bus (un potenziale pericolo pubblico) e pure quei tromboni incapaci di riscrivere il Codice della strada – quattro idee.
1) C’è una targhetta spesso sui mezzi pubblici: “È vietato parlare ai conducenti”. Il motivo? Il guidatore non deve distrarsi. Per analogia, non deve distrarsi neppure con un cellulare in mano. Figuriamoci con due.
2) In molte città, c’è un regolamento interno all’azienda trasporti: divieto di guidare col cellulare in mano. Questo, per evitare incidenti. Per analogia, anche il guidatore di Roma non doveva manovrare in quel modo. Ok solo il telefono di servizio, e da usare in sicurezza massima.
3) C’è l’articolo 170 comma 1 del Codice della strada che impone ai guidatori di moto di mettere entrambe le mani sul manubrio: “Sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente deve avere libero uso delle braccia, delle mani e delle gambe, deve stare seduto in posizione corretta e deve reggere il manubrio con ambedue le mani”. Per analogia, lo si può applicare ai chi guida i bus.
4) È vero. C’è una Circolare del ministero dell’Interno del 9 maggio 2001, la M/2413/28 – Uso di apparecchi radiotelefonici durante la guida, che dice: “Acquisito il parere del Dipartimento di pubblica sicurezza, questo Ufficio concorda con l’interpretazione fornita, atteso che l’articolo 173 del Codice della strada esonera dal divieto di far uso durante la marcia di apparecchi telefonici ovvero di usare cuffie sonore, i conducenti dei veicoli delle Forze Armate e dei Corpi di cui all’art. 138, comma 11 e di Polizia, nonché i conducenti di veicoli adibiti ai servizi delle autostrade ed al trasporto di persone in conto terzi”. Ma si era nel 2001. Il ministero di espresse così riferendosi ai vecchi apparecchi neri, quelli dei bisnonni, fissi, per servizio. Un buon legale demolisce questa Circolare che appartiene all’era dei dinosauri.
di Ezio Notte @ 00:01
No Comments
Categorie: Codice della strada, Politici, Sicurezza
Tag: norme complesse, roma
È possibile seguire tutte le risposte a questo articolo tramite il feed RSS 2.0.
QUI Nessun Commento
Per ora ancora nessun commento.
RSS feed dei Commenti su questo post.
Ci scusiamo, i commenti sono al momento chiusi.