28 July 2011
Le vette del dolore
In generale, in caso di incidente, può esserci il danno non patrimoniale: lesione di interessi giuridicamente rilevanti cagionata secondo gli articoli 2043 e seguenti del Codice civile (diverso da quello economicamente valutabile secondo parametri oggettivi). Se poi muore un congiunto, quel danno non patrimoniale sarà ancora più elevato. Cassazione, sentenza 10170/2011.
I giudici, riguardo alle vette del dolore piscologico: “Il danno da perdita del rapporto parentale va al di là del crudo dolore che la morte in sé di una persona cara, tanto più se preceduta da agonia, provoca nei prossimi congiunti che le sopravvivono.
Cioè: “Concretandosi esso nel vuoto costituito dal non potere più godere della presenza e del rapporto con chi è venuto meno e perciò nell’irrimediabile distruzione di un sistema di vita basato sull’affettività, sulla condivisione, sulla rassicurante quotidianità dei rapporti tra moglie e marito, tra madre e figlio, tra fratello e fratello, nel non poter più fare ciò che per anni si è fatto, nonché nell’alterazione che una scomparsa del genere inevitabilmente produce anche nelle relazioni tra i superstiti”.
foto flickr.com/photos/goph51
di Ezio Notte @ 00:01
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