31 July 2011
Familiari della vittima: medaglia d'oro per la tenacia
Un tizio fa un incidente gravissimo: va contro un guard-rail difettoso, la lamiera penetra nell’abitacolo, trapassando il guidatore, che muore. La Cassazione (sentenza 6537/2011): la responsabilità da cosa in custodia presuppone che il gestore eserciti potere di sorveglianza, e ne modifichi lo stato se è il caso. È configurabile la responsabilità dell’ente pubblico custode, salvo che non dimostri il caso fortuito, cioè di non avere potuto far nulla per evitare il danno.
Il Tribunale dell’Aquila aveva rigettato la domanda proposta dagli eredi, per ottenere la condanna dell’ente gestore al risarcimento dei danni conseguenti al sinistro stradale. La corte d’Appello dell’Aquila confermava il primo grado. Ma poi è arrivata la Cassazione, per fortuna, che ha ribaltato il tutto.
Gli ermellini: “L’ente proprietario supera la presunzione di colpa quando la situazione che provoca il danno si determina non come conseguenza di un precedente difetto di diligenza nella sorveglianza della strada, ma in maniera improvvisa”.
Oppure incide l’eventuale colpa esclusiva dello stesso danneggiato in ordine al verificarsi del fatto; ma non era questo il caso.
Un plauso ai familiari della vittima per essersi strenuamente battuti sino alla fine. La vittoria ha premiato il loro coraggio.
foto flickr by adrian8_8
di Ezio Notte @ 00:01
È possibile seguire tutte le risposte a questo articolo tramite il feed RSS 2.0.
Per ora ancora nessun commento.
RSS feed dei Commenti su questo post.
Ci scusiamo, i commenti sono al momento chiusi.