23 March 2012
Il drogatello allegro
Allora il ministero dell’Interno ha chiarito: il drogatest sulla saliva vale zero. La colpa? Del Codice della strada, incomprensibile a ogni essere umano, e dei politici che non emanano Decreti necessari al buon funzionamento delle regole della circolazione. Non c’è infatti lo Schema d’attuazione per realizzare compiutamente la riforma del 2010.
Risultato. In teoria, se appena appena ti droghi, becchi una multa di 1.500 euro, più altre pene. Nella realtà, per scovare il tossico, servono esami ultra approfonditi, in stile CSI. Invece, se superi il limite di alcol di un nonnulla, vieni multato. Idem se corri un filo oltre il limite.
Eppure, la droga uccide il cervello e sulle strade. Ma questo pare non interessare. Uno dei cavilli più da azzeccagarbugli è che va dimostrato questo: il tossico è tale perché s’è appena fatto una striscia di coca. E allora è multato. Potrebbe infatti essersi calato gli acidi una settimana addietro: in questo caso, il tossico è libero.
Questo Codice della strada è un inno al drogatello allegro. Che uccide con la faccia da ebete. Provate voi a capire cosa sta scritto: “Chiunque guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope è punito con l’ammenda da euro 1.500 a euro 6.000 e l’arresto da sei mesi a un anno”. E ancora: “Al fine di acquisire elementi utili per motivare l’obbligo di sottoposizione agli accertamenti di cui al comma 3, gli organi di Polizia stradale di cui all’articolo 12, commi 1 e 2, secondo le direttive fornite dal Ministero dell’interno, nel rispetto della riservatezza personale e senza pregiudizio per l’integrità fisica, possono sottoporre i conducenti ad accertamenti qualitativi non invasivi o a prove, anche attraverso apparecchi portatili”. Chiusura in bellezza. “2-bis. Quando gli accertamenti di cui al comma 2 forniscono esito positivo ovvero quando si ha altrimenti ragionevole motivo di ritenere che il conducente del veicolo si trovi sotto l’effetto conseguente all’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, i conducenti, nel rispetto della riservatezza personale e senza pregiudizio per l’integrità fisica, possono essere sottoposti ad accertamenti clinico-tossicologici e strumentali ovvero analitici su campioni di mucosa del cavo orale prelevati a cura di personale sanitario ausiliario delle forze di polizia”.
Rispetto, cura, riservatezza, pregiudizio, integrità fisica. Ma parliamo di una carogna drogata che vuole uccidere in auto oppure di una verginella che va al ballo delle debuttanti?
di Ezio Notte @ 00:01
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