21 May 2009
Qualche giorno fa, OmniAuto.it ha dato spazio all’attacco di un’associazione dei consumatori, (l’Adusbef) alle Assicurazioni. Motivo del contendere, le tariffe Rca, rincarate, secondo l’Adusbef, del 163% dal 1994. Con l’indennizzo diretto (le Compagnie risarciscono direttamente il danneggiato), introdotto dal Governo nel febbraio 2007, che non ha abbassato i prezzi delle polizze. In materia di Rca, il contrasto fra Assicurazioni e associazioni dei consumatori va avanti da anni. Ma Stefano Mannacio, noto esperto di Rca, non ci sta: “Mi suona strano che soltanto ora le associazioni dei consumatori si accorgano che l’indennizzo diretto è un flop”.
In che senso?
“Proprio diverse associazioni dei consumatori sono state i massimi sponsor dell’indennizzo diretto. La tesi era che fosse una ‘procedura semplice e lineare, che può abbattere le tariffe del 15-20 per cento, tagliando i costi impropri dei vari attori (studi medico-legali, periti, avvocati) che lucravano nel sottobosco dei risarcimenti tra 1,5 e 2 miliardi di euro l’anno. E invece, adesso, quelle stesse associazioni dicono che l’indennizzo diretto ha fallito: se ne sono accorte in ritardo”.
Ma perché, lei, Mannacio, i pericoli dell’indennizzo diretto li aveva denunciati?
“Sì, in anticipo di anni. In realtà, l’indennizzo diretto era ed è una manna per le Compagnie. Un po’ come mettere la volpe (l’Assicurazione) a guardia del pollaio (la vittima della strada): è la Compagnia che risarcisce il cliente; come può fare gli interessi dell’assicurato?”.
di Ezio Notte @ 18:39
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