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13 October 2012

Le multe di Milano e quei vizi di forma che urlano vendetta

Regola numero uno: trasparenza amministrativa. Se tu, Comune, mi dai una multa, devi essere trasparente nei tuoi atti. Mi punisci perché non ho rispettato il Codice della strada? Ok, allora, alla stessa stregua, devi rispettare la legge. Invece, troppo spesso, il Comune di Milano recapita ai sanzionati multe con pesanti vizi di forma.

Guardate, per quanto vi è possibile, la foto a corredo di questo post. Il verbale dice che hai 60 giorni di tempo per fare ricorso al Giudice di pace. Fesseria. I giorni sono 30. Erano 60. Poi il Parlamento ha fatto un regalone ai Comuni: una Legge che prevede il dimezzamento dei termini di ricorso al Giudice di pace. Così, metti fretta al multato, che non ha neppure il tempo di respirare per fare ricorso.

E facciamo finta di niente per i 60 giorni, di per sé vizio di forma tale da annullare immediatamente il verbale. Ma poi qualcuno, non so chi, presumo un Vigile o un funzionario, corregge a penna il verbale. Via il 60, dentro il 30.

Un segnaccio schifoso degno di un Paese da Terzo mondo. Alla facciaccia lurida di chi deve sapere con la massima trasparenza e precisione quali sono i tempi per fare ricorso.

La trasparenza amministrativa consiste nell’assicurare la massima circolazione possibile delle informazioni all’interno del sistema amministrativo, ma pure fra quest’ultimo e il mondo esterno. ’’L’attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di economicità, efficacia, pubblicità e trasparenza, secondo le modalità previste dalla Legge nonché dai princìpi dell’ordinamento comunitario’’.

Di converso, se tu, automobilista, appena appena sgarri di un millimetro, un chilometro orario, un secondo, una mezza riga, un soffio, un battito d’ali, un pelo di peluche, zac, arriva la multa implacabile del Comune. Un rapporto stile re-suddito.

Bisognerebbe sensibilizzare i Giudici di pace di Milano affinché vengano brutalmente annullati tutti i verbali per via di un simile scempio amministrativo.

Il guaio è che non c’è giurisprudenza in merito uniformata: il cittadino suddito, se ha culo, vince il ricorso. Se ha sfiga, perde. Vivi sotto l’alea del sistema dei Giudici, e i Comuni ci marciano e ci godono, approfittandone a più non posso. Una seconda inciviltà che espone il cittadino alle mazzate, facendo vincere facile i Comuni.

di Ezio Notte @ 00:01


1 Comment

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QUI 1 Commento

  1. Ho ricevuto una multa per eccesso di velocità (nel comune di Mondragone) a circa un anno dall’avvenuta (presunta) infrazione, quindi ben oltre i limiti temporali previsti dalla legge. Nella notifica però c’era scritto “prima comunicazione avvenuta nei termini di legge” ma in realtà non mi è mai stata fatta questa prima notifica. Ho fatto ricorso al Prefetto competente il qual mi ha rigettato l’istanza semplicemente limitandosi a replicare la frasetta “prima comunicazione è avvenuta nei termini di legge” e ovviamente ho douto pagare la multa (o meglio, il doppio della multa!). Come ci si può tutelare da un simile strapotere della burocrazia statale? GRAZIE

    Comment by Valerio — 24 October 2012 @ 15:47

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