27 October 2012
Italia, dramma auto: i soldi non girano
Al termine dell’anno in corso gli italiani avranno speso 25 miliardi di euro per acquistare auto nuove (-22% rispetto al 2011, già in perdita del 5% sul 2010). Le vetture immatricolate nell’anno in corso non supereranno le 1.400.000 unità (-20% sul 2011, già in calo dell’11% sul 2009). I consumi di famiglie e aziende si stanno orientando sulle utilitarie, preferite alle auto di fascia medio-alta. È il quadro drammatico che emerge dalla ricerca annuale “Il Mercato Auto a Valore 2012” presentata presso l’Auditorium della Tecnica di Confindustria a Roma durante il congresso La Capitale Automobile. Nel corso del summit top manager delle Case auto, rappresentanti delle Associazioni ed esperti del settore si sono confrontati sulle strategie per uscire dalla crisi. La ricerca, alla sua sesta edizione, è promossa dal Centro Studi Fleet&Mobility in sinergia con il Master sull’Automobile di Roma e fornisce un osservatorio innovativo sul settore dell’auto, fondato non soltanto sul numero delle auto immatricolate, ma sul loro effettivo valore economico.
Il passato è davvero lontano: i dati illustrati nello studio certificano come sia ormai lontano il decennio record 1997-2007 nel corso del quale gli italiani hanno acquistato 23 milioni di auto, con il picco di 2.500.000 registrato proprio nel 2007; il mercato dei prossimi anni sembra destinato a stabilizzarsi ben sotto la soglia dei 2.000.000 di vetture l’anno, aprendo scenari preoccupanti anche per le centinaia di migliaia di persone impiegate nel comparto. Il calo del giro d’affari (-22%) dell’auto quest’anno sarà pressoché in linea con la diminuzione delle immatricolazioni (-20%) e risente del minore interesse per le auto di fascia medio-alta, mentre stanno tenendo meglio l’onda d’urto della crisi le vetture utilitarie.
A schiacciare il comparto auto, le tasse, specie le accise. Così come la stretta creditizia: un guaio. I soldi non girano. Infatti, subiscono una decisa contrazione gli acquisti di auto operati dalle famiglie (da 20 a 15 miliardi di euro), mentre scendono in modo meno significativo quelli delle società (da 6,4 a 5,1 miliardi). A spendere poco in meno rispetto allo scorso anno sono, invece, i noleggiatori che, se nel 2011 hanno investito 5,2 miliardi di euro per le quattro ruote, nell’anno in corso si fermeranno a quota 4,8 miliardi. Al Governo Monti il compito di non affossare definitivamente l’auto, che già riceverà un cazzotto con l’aumento dell’Iva al 22%.
di Ezio Notte @ 18:54
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Buongiorno
ritengo questi dati piuttosto ottimisti. Sono una ex titolare di azienda con vendita auto nuove e usate. Sono circa due anni che ho restituito i registri in tribunale e chiuso tutto . Tre addetti , fortunatamente ricollocati presso altri rivenditori , tracollo finanziario che quasi travolgeva la mia famiglia. Non ho mai ricorso a prestiti ,banche e altre porcherie risparmiando nel tempo fino all’osso e questa è stata la mia salvezza. Ora che si dica che il mercato auto è in crisi del -22 del -18 del -15 per cento è una emerita bufala. A me era calato del 75/80% . Motivo ? RCA alle stelle , del carburante non ne parliamo , il lavoro e la paura …mettiamoli in conto.Saltati tutti i parametri di valutazione Eurotax ho dovuto dare via tutto a meno altrimenti mi restava nel salone a prendere polvere.
Nelle mie condizioni ce ne sono altri purtroppo. Tanti!
Comment by francesca — 28 October 2012 @ 08:55