16 January 2013
Se lo dicono loro...
Via repubblica.it: “Chi va a 147 chilometri orari solo una multa di 41 euro – Tutor e radar ‘scontano’ del 5 per cento i dati reali: così i limiti diventano virtuali. Negli Usa chi sfreccia a 200 all’ora rischia il carcere, in Italia paga 527 euro”.
Io non ho ben capito cosa voglia repubblica.it. Dice l’articolo 142 del Codice della strada: “7. Chiunque non osserva i limiti minimi di velocità, ovvero supera i limiti massimi di velocità di non oltre 10 km/h, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 41 a euro 168.
8. Chiunque supera di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti massimi di velocità è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 168 a euro 674.
9. Chiunque supera di oltre 40 km/h ma di non oltre 60 km/h i limiti massimi di velocità è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 527 a euro 2.108. Dalla violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi.
9-bis. Chiunque supera di oltre 60 km/h i limiti massimi di velocità è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 821 a euro 3.287. Dalla violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei a dodici mesi, ai sensi delle norme di cui al capo I, sezione II, del titolo VI”.
A me pare abbastanza. Quali pene sarebbero necessarie? L’ergastolo? Che i gestori delle autostrade pensassero a migliorare davvero la sicurezza stradale. C’è una formula matematica che consente loro di alzare sempre i pedaggi. Si concentrasse l’attenzione sui soldi che guadagnano, piuttosto che alle multe per l’eccesso di velocità. Pensassero ad alzare i limiti a 150 km/h, come consentito dal Codice della strada. Badassero alla pulizia delle autostrade, delle aree di servizio, dei gabinetti.
di Ezio Notte @ 22:46
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