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Sicurezza / Il pizzo dei parcheggiatori abusivi: la paura, la denuncia, le ritorsioni
25 February 2013
Dramma del Sud
La fanno facile i Comuni del Sud che si battono contro i parcheggiatori abusivi. Basta dire all’automobilista: non pagare il pizzo, denuncia l’estorsore. Già. Ma i Comuni, i sindaci, sanno cosa vuole dire avere a che fare con un parcheggiatore abuivo? Non è come respingere i capricci di un bambino. Qui si tratta spesso di gente che non ha nulla da perdere, e che – di fronte a un no di un automobilista – può reagire danneggiando la macchina. Quando va bene. Quando va male, invece, si arriva alle lesioni fisiche personali, o alle minacce di fare del male. E come può difendersi l’automobilista? Zero. Non ci sono speranze.
Occhio, lo dico a beneficio di chi vive a Bolzano o giù di lì e non ha neppure una vaga idea di che cosa significhi parcheggiatori abusivi (a Milano la conoscono un pochino): dietro questi gentiluomini, c’è la malavita organizzata. In particolare la camorra a Napoli. È una divisione del territorio, con gli abusivi che fanno da vedetta. Un automobilista contro la camorra: mah… roba da film.
Non è questione di vigliaccheria. Ne va della propria auto e della propria pelle. Piuttosto, dove sono le istituzioni in tutto questo? Perché sono io, automobilista, che devo prendermi la briga di mettermi contro la camorra? Perché non sono le persone preposte a farlo che si cimentano nella lotta all’abusivismo?
Stendo un velo pietoso sulle strisce blu che costano il quadruplo dell’abusivo. Bel modo di combattere l’abusivismo: che alternativa dà il Comune al cittadino? Spendere quattro volte tanto, dopo aver denunciato un affiliato alla camorra.
C’è anche un discorso di sicurezza stradale: l’automobilista dà le chiavi in mano all’abusivo, che guida la macchina periolosamente per spostarla dove crede. E allora, lì chi di dovere dovrebbe intervenire: occupazione abusiva di suolo pubblico, guida senza patente e senza cintura, estorsione, minacce. Non ci sono le norme per fregare l’abusivo? E allora dovrebbe pensarci il legislatore: si crea una leggina ad hoc per inchiodarli, e vedi che il fenomeno scompare nel breve.
Ma forse, dai, non conviene. Perché ci sono milioni di disoccupsti, specie al Sud: se ci aggiungi altri disoccupati, ex abusivi, crei uno sconquasso sociale. Per non parlare delle risorse che devi impiegare contro la camorra. Eh sì, mandiamo allo sbaraglio l’automobilista, che è più semplice…
di Ezio Notte @ 00:00
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