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Politici / Alcol e guida: dopo il ministro Zaia, ecco il professor Ferrara
7 October 2009
La sicurezza stradale dipende anche dalla qualità dell'aria nell'abitacolo
Alcol, “tolleranza zero” per i neopatentati: dopo le dichiarazioni del ministro Zaia e il nostro più recente post, ecco l’intervento di Aldo Ferrara, docente di malattie respiratorie dell’Università di Siena, nonché presidente dell’associazione no profit Ego-Vai-Q (studia la sicurezza delle auto in relazione alla qualità dell’aria nell’abitacolo). Vediamo che cosa ci ha raccontato Ferrara.
La problematica sollevata dal ministro Zaia è talmente seria da richiedere anche un altro intervento. Un suo collega, il sottosegretario Giovanardi, sta conducendo una formidabile crociata contro alcol e droghe. Il fatto è che ambo due hanno parimente ragione e torto.
Come ho descritto nel volume di recente edito da Lumières Internationales, “Fattori biodinamici in auto”, le cause di incidente non risiedono solo nell’abuso di alcol (per circa il 16%) o nell’eccesso di velocità (15%), ma anche in fattori sconosciuti che io (con altri colleghi) ho ravvisato nella cattiva qualità dell’aria in auto. Proprio per questo, è nato il Gruppo europeo di studio sulla qualità dell’aria in macchina.
Fa bene Zaia a invitare a metterci in norma europea seguendo l’esempio della Gran Bretagna e abolire il fumo in auto. Se è stato vietato nei ristoranti (il cui volume medio supera i 40-50 metri cubi) non si vede perché non si debba vietare in auto (massimo 1,5-2 metri cubi). Il problema clinico risiede nel fatto che sono i giovanissimi che abusano dell’alcol: il primo bicchiere si beve a circa 12 anni, tragico primato italiano; in questi ultimi decenni, l’abitudine si è consolidata ed è sempre più verde l’età d’iniziazione al bicchiere. E un milione di giovanissimi italiani sotto i 12 anni sono avvezzi ai superalcolici e alla birra: lo testimonia che tre milioni di adolescenti sono già obesi e quindi malati.
Infine, pongo io un quesito: se è stato vietato l’uso di alcol ai minorenni dopo un certo orario notturno, perché lo stesso non si fa con i guidatori di camion, che bevono “ad libitum” quando, nell’80% degli incidenti, è responsabile un Tir?
di Ezio Notte @ 22:56
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