5 July 2013
Ombralunga sullo psicodramma Rc auto
Scrivevo qui che dovete scordarvi importanti ribassi delle tariffe Rca. Infatti, la strapotente Ania (Assicurazioni) ha già messo le mani avanti: “Nel 2012 per il ramo Rc auto si è registrata una diminuzione del volume premi pari all’1,2% che ha fatto seguito all’aumento rilevato nel 2011 (+5,2%). Permane positivo – e in lieve aumento rispetto al 2011 – il risultato tecnico del ramo corpi veicoli terrestri, per il quale però si è registrato per il quinto anno consecutivo un calo della raccolta premi (-8,4%). Il costo dei sinistri di competenza, definito come la somma degli importi pagati e riservati per i sinistri accaduti nell’esercizio di bilancio, è stato pari a 12.112 milioni, in diminuzione del 9,9% rispetto al 2011: in particolare il 2012 è stato caratterizzato da una diminuzione del 13,5% della frequenza dei sinistri, i cui effetti positivi sono stati in parte annullati dall’aumento del 6,1% del relativo costo medio. In particolare il numero di sinistri (o l’indicatore relativo della frequenza sinistri) è diminuito principalmente come effetto della riduzione – soprattutto nei centri urbani – della circolazione dei veicoli determinata, a sua volta, dall’aumento del prezzo del carburante. Il costo medio dei sinistri è invece aumentato per effetto del cambiamento nel mix di sinistri liquidati coerentemente con l’ipotesi che a ridursi siano stati i danni di minore entità, soprattutto quelli relativi alle lesioni micropermanenti”.
Ed ecco il lettore Ombralunga: “Da anni , anche su questo sito, denuncio questa vergognosa situazione. Per esperienza personale, mio malgrado ho studiato come funziona il sistema assicurativo italiano, e ho realizzato che è stato instaurato un sistema perverso, in cui il malaffare sguazza in totale disinvoltura e impunità, poiché non si ha nessuna convenienza a debellarlo. Anzi, dalla documentazione che mi ritrovo, appare evidente che le compagnie, anziché combatterlo, lo coprono e, di conseguenza lo favoriscono. È al di sotto del costo medio il fulcro del problema, le compagnie permettono le speculazioni sui piccoli sinistri, a opera delle loro strutture periferiche, per cui buona parte dei sinistri, anche di poche centinaia di euro, vengono liquidate con cifre prossime al costo medio, che, a livello statistico, porteranno inevitabilmente all’ aumento dello stesso, con conseguente aumento delle polizze. Il tutto a carico degli assicurati. Lasciando campo libero alle speculazioni sotto il forfait, i vantaggi appaiono notevoli, per le compagnie. Grazie alle creste, agenti e periti possono tranquillamente arrotondare i guadagni in proprio, tenendo basse le provvigioni e non pesare sulle imprese, queste ultime, grazie al rimborso, non subiscono costi dai sinistri, guadagnando invece dagli aumenti delle polizze. È semplicemente impensabile che le Compagnie abbiano interesse a cambiare questo sistema, che, tra l’altro le dipinge come vittime costrette ad aumentare i prezzi. Neanche la politica può cambiarlo, infestata com’ è dalle lobby assicurative. La magistratura, che dovrebbe intervenire visto il palese raggiro, dorme. La vedo grigia…”.
di Ezio Notte @ 11:44
12 Comments
Categorie: Assicurazioni, Rc auto
Tag: ombralunga
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Ricapitolando …
Sono diminuiti i sinistri
Sono diminuiti i risarcimenti per i colpi di frusta
Data la crisi, anche i carrozzieri praticano tariffe più basse.
Ma è aumentato il costo medio die sinistri!
Quindi aumentano, o non diminuiscono le polizze.
È matematico che qualcosa non torni.
È palese che l’ ania non la stia raccontando giusta.
Per fare chiarezza, potrebbe pubblicare dati più esaustivi sui sinistri.
Come, per esempio, quanti ( o in che percentuale) sono al di sotto del costo medio e quanti al di sopra, per capire se sono i piccoli o i grandi sinistri che lo fanno costantemente aumentare.
Dovrebbero dirci anche se, nei sinistri pagati rientrano quelli rimborsati privatamente dagli assicurati alla consap, e quanti sono tali sinistri, giusto per capire l’ utilità di questa fumosa istituzione ( la consap).
Saluti
Comment by Ombralunga — 7 July 2013 @ 16:02
Domande:
a) l’utilità del rimnborso è ad esclusivbo interesse del cliente, che fatti 2 conti stabilisce se tenersi il malus o rimborsare un sinistro.
b) quanti sono sopra o sotto la media…ma il costo medio è dato dalla somma di ciascuno di essi…quale dato in più ricaviamo se giàù abbiamo quanto costa la media? Il costo del forfait è stabilito poi dall’IVASS in base alla regolamentazione dal 2006 e ss.
c) le compagnie è vero hanno fatto poco contro le truffe, ma qui si presenta come coinvolti in un regime perverso periti, operatori etc….. nonostante la sbandierata conoscenza forse non si conoscono bene le pressioni sugli uffici sinistri per PAGARE IL MENO POSSIBILE, qua si dice che le compagnie farebbero il possibile per pagare il costo medio per innalzarlo l’anno seguente..in altri posto si dice che le compagnie pagherebbero il meno possibile per intascarsi la differenza costo medio/sinistri liquidati…ci decidiamo? Il meccanismo poggia invece sull’interesse a pagare il meno possibile per “guadagnare” sul differenziale…Ombralunga dice che conosce bene il mondo assicurativo, dica pure l’ambito di sua conoscenza e quale professione rivesta/abbia rivestito per giustificare tale conoscenza..spesso si cade incvece in contraddizioni come quelle sopra esposte. Poi non dimentichiamoci una cosa: siamo tutti automobilisti, la maggior parte non incorre in sinistri e vorrebbe venissero penalizzati solo chi incorre anche solo in un sinistro..poi però aq questi stessi accade un incidente vorrebbero non venisse applicato malus alcuno e non solo sono i primi a giocare al rialzo per “rimettersi” un po’ a posto qualche colpetto extra…
Comment by Renzo — 8 July 2013 @ 11:53
A1) provi a fare un giro nei forum per capire come sia lenta , complessa, talvolta inutile, la richiesta di rimborso alla consap.
La pubblicazione dei dati sarebbe un buon indice di efficenza, nel caso.
A2) la possibilità di rimborsare il sinistro, è concessa dalla consap soltanto a chi ha un contratto bonus/ malus.
Chi ha un contratto con franchigia non saprà MAI quanto gli è stato addebitato per un sinistro, nè potrà rimborsarlo, beccandosi franchigia e malus.
Un assurdità, un regalo agli speculatori .
B1) se permette… La maggioranza dei sinistri sono di piccola entità, ( circa l’ 80% ), senza feriti, con soli danni ai veicoli, in genere fanali o paraurti, che si verificano nei centri abitati.
Cazzate insomma….
Che molto spesso vengono ingigantite nell’ ordine di qualche centinaio di euro..
Cosa che, purtroppo in italia sembra tollerata, quasi una tradizione…
Che però, finchè il parametro che faceva scattare l’ aumento della polizza non era il costo medio, poteva andar bene e accontentava tutti.
Ora non più, perchè certe pratiche ( riservate a pochi, lo ” zoccolo duro” delle agenzie, cioè parenti, amici e clienti benestanti gli altri sono i turn over che passano cornuti e mazziati da una compagnia all’ altra) vanno a incidere sui costi di tutti gli assicurati, indipendentemente dal numero di sinistri accaduti.
B2) i dati sono fondamentali, per capire da dove proviene l’ escalation delle polizze in in paese dove le strade sono semideserte e c ‘ è crisi persino di sinistri.
C1) esistono tipologie di frodi diverse, il loro spartiaque è appunto, il forfait.
Al di sopra di questo ci sono truffe da centinaia di migliaia di euro, contro le quali le compagnie agiscono poichè creano grossi danni, a volte difficilmente recuperabili.
Al di sotto invece ci sono piccole creste di poche centinaia di euro, nei confronti delle quali le compagnie sembrano meno disposte a combattere, anche perchè sono recuperabili in stanza di compensazione.
La frequenza delle microtruffe è sicuramente di gran lunga superiore a quella delle maxitruffe, sarebbe quindi interessante l’ ammontare finale dei due tipi di illecito, per capire quale incide di più sul costo medio.
il peso delle microtruffe è a carico della stanza di compensazione ( leggi assicurati italiani), quello delle megatruffe, dal forfait i poi è a carico delle compagnie.
Sarebbe normale che sulle prime indagasse un ente terzo, mentre le compagnie dovrebbero occuparsi esclusivamente delle seconde.
C2) il pagare meno possibile può riferirsi ai sini stri sopra il forfait.
Inoltre, come scritto sopra, esiste uno zoccolo duro in ogni agenzia.
Cioè clienti che vengono trattati con i guanti e turn over da pigliare a pesci in faccia.
C3) non rivesto alcuna professione assicurativa, il mio ruolo nel contesto è quello di ” truffato” , da addetti ai lavori, chei arrotondano così gli stipendi.
Saluti
Comment by Ombralunga — 8 July 2013 @ 16:33
Già è un passo avanti chiarire ke nn è un addetto ai lavoro quindi non può sapere cosa accade nelle compagnie e soprattutto a livelli tecnico. Su vari punti ho avuto modo di risp. In altri post qui di nn ho voglia di ripetermi…ripeto…se la cifra da liquidare è al di sotto del forfait la compagnia avrà interesse a pagare il meno possibile x incamerare il più possibile, quindi ragionamento contrario… Sul discorso rimborso consap…se la tariffa è mista franchigia bonus Malus vi è la possibilità SEMPRE di rimborsare in quanto vi è una classe (testato varie occasioni)…se la tariffa è in franchigia o vero fissa ke bisogno c e di rimborsare se la tariffa è slegata dall andamento sinistri?
L ivass e un autorità terza…sulla carta almeno…infiltrazioni possibili come x ogni altra autorità pubblica.
In agenzia i clienti che turnano son trattati a pesci in faccia…commercialmente accade come in ogni attività io trattò tutti con estrema cura ed assistenza, certo non piango se mi scappa via un ciclomotore da 180 euro, ma in caso di sinistro è uguale.
Le mele marce nelle compagnie, banke, poste etc ci sono ovunque nn sono emblematici di una categoria
Ok il bar sport caro ombra lunga è chiuso…ad maiora…
Comment by Renzo — 8 July 2013 @ 19:22
l’ assicuratore, non mi pare sia la professione più difficile al mondo…
È logico che la compagnia ha interesse ad incassare di più.
È comunque un interesse relativo rispetto ai sinistri sopra il forfait, dove invece ci rimette direttamente.
Le strutture antifrode costano, e, per poche centinaia di euro, forse non conviene attivarle.
Poi, comunque la si voglia girare, queste speculazioni aumentano il costo medio, quindi, le polizze.
Se dovesse gestire un sinistro tra due suoi clienti, uno appena arrivato con una piccola utilitaria, l’ altro un decennale che, tra famiglia e amici garantisce 20 polizze, come si comporterebbe?
Saluti
Comment by Ombralunga — 8 July 2013 @ 20:58
– “l’ assicuratore, non mi pare sia la professione più difficile al mondo”…esercita l’attività forse? allora possiamo dire che anche fare l’idraulico, l’autista, il commercialista..ma di cosa sta parlando? Alle spalle lei non vede il lavoro di chi ogni giorno con dedizione gestisce i propri clienti (che ricambiano con una fedeltà che il sistema attual evorrebbe scardinare…non ci vedo nulla di male nel fidarsi del proprio assicuratore che abbia dimostrato onestà competenzsa e disponibilità)…io non amo pubblicizzare quello che faccio, ma siccome vista la sua pochezza in termini di ragionamento posso tranquilizzarla sul fatto che oltre ad esercitare la mia quotidiana professione, mi occupo della formazione di molti operatori del settore per conto di agenzie e primarie compagnie, nonchè contribuire alla redazione di articoli pubblicati su un mensile automobilistico che contribuisce a chiarire le tematiche e dare un piccolo contributo a favore degli automobilisti immersi in una selva di leggi e chiacchiere inutili che spesso le porta senza cognizione di causa.
– Le strutture antifrode costano, e, per poche centinaia di euro, forse non conviene attivarle…per pooche centinaia?!?! costano milioni di euro all’anno le frodi assicurative che colpevolmente compagnie e ANIA/ISVAP non hanno fronteggiato con determinazione.
-Se dovesse gestire un sinistro tra due suoi clienti, uno appena arrivato con una piccola utilitaria, l’ altro un decennale che, tra famiglia e amici garantisce 20 polizze, come si comporterebbe? Lei è fin troppo demagogico e conosco già le sue considerazioni, ma pensi che i miei clienti non devono porsi questo interrogativo (ovvero su qunte polizze possiedono per ottenere considerazione e consulenza)…
Comment by Renzo — 9 July 2013 @ 09:47
Al di là di quello che lei dice di se stesso, e che non intendo obbiettare, non mi pare che lavorino tutti come lei.
Lo dico per esperienza personale, dato che l’ agenzia a cui ho pagato premi per venti anni, senza sinistri, ha fatto di tutto per truffarmi, inventandosi un sinistro mai avvenuto pur di accontentare la controparte e aumentarmi il premio.
Un sinistro che poi, è stato chiuso ” senza seguito”, ma che l’ agenzia contina a volermi addebitare, credendo che io non sappia come è finito in realtà, rifiutandosi di restituirmi il mio legittimo attestato di rischio, e tentando di estorcermi ( è la parola giusta) denaro.
Secondo lei dovrei avere una buona idea di chi lavora nelle assicurazioni.
Senza tener conto di quello che si dice a livello generale, dove assicuratore è sinonimo di tante brutte parole.
In genere chi ti frega, è proprio il tuo assicuratore, quello che ti chiede soldi in cambio di promesse, che al momento di mantenerle, spesso se le rimangia.
Le frodi degli addetti ai lavori non sono assolutamente contrastate.
Anzi, posso affermare che addirittura sono permesse favorite e coperte sino ai più alti livelli delle compagnie.
C’ è troppa corruzzione, lo dovrebbe ammettere, visto che poi ci perde anche lei.
Saluti
Comment by Ombralunga — 9 July 2013 @ 17:47
Ripropongo lo schema iniziale abbozzando un ipotesi da non addetto.
I sinistri sono diminuiti di numero
Sono diminuiti anche i risarcimenti per le lesioni lievi
I carrozzieri praticano prezzi più bassi rispetto agli anni precedenti, lavorando ai limiti della sopravvivenza imprenditoriale.
” le compagnie fanno di tutto per pagare il meno possibile” ( parole sue)
Se vuol spiegarmi in base a quale alchimia il costo medio dei sinistri è aumentato, gliene sarei grato.
Di mio posso, come al solito, imputare questo aumento del costo medio ( parametro che fà aumentare le polizze), alle frodi, sopratutto le piccole speculazioni che quotidianamente si verificano al di fuori di ogni controllo.
Da questi dati, un altra amara constatazione appare evidente.
La stanza di compensazione non serve soltanto per spalmare tra tutti gli assicurati il costo dei sinistri, serve anche per spalmarci il costo delle frodi.
Milioni di auto circolano senza assicurazione
Questo sistema, generato dalla bersani, non è più sostenibile.
Saluti
Comment by Ombralunga — 10 July 2013 @ 01:08
Il costo dei danni fisici è sempre alto. Sul fatto che sinao diminuiti i costi di ripristino come lei dice…ha mai provato a confrontare quanto serve per ripristinare una vettura 10 anni fa e adesso? Per cambiare solo una lampadina in metà dei casi èp necessario smontare un paraurti o il faro completo…come mei poi è incontrovertibile (indagine personale) che succede una lievitazione del conto quando di mezzo c’è una coeprtura assicurativa?…Il sistema non è stato generato da BErsani (da apolitico) o chi x esso, bensì da un sistema assicurativo che va ripensato ma NELLE NORME quindi alla base, senza imputare a operatori, periti, carrozzieri (che in qualche post lei criticava e ora commisera dicendo che lavorano ai limiti della sopravvivenza)etc.
Il suo spiacevole evento, che non conosco e quindi non posso commentare, di certo l’autorizza a pubblicizzare negativametne QUELLA COMPAGNIA, ma non per questo deve ritenersi autorizzato a dare del ladro e truffatore ad una categoria intera..non so se tutti lavorano come me (ammessoche sia un modo corretto il mio di olavorare) ma facendo io parte di quella categoria non accetto di venire additato come un pressapochista affamato di soldi…quello che è poi non secondario è dare una panoramica ed una spiegazione al riparo da discorsi demagogici e tecnicamente errati poggianti sulla legge della protesta
Comment by Renzo — 10 July 2013 @ 12:03
Innanzitutto un invito alla calma, quantomeno per questioni di chiarezza negli interventi.
Non esistono costi assoluti, ma costi relativi per anno di esercizio.
Potrebbe anche essere sempre alto, ma bisogna riferirlo all’ anno precedente. La variazione +o- incide sul costo medio.
Anche i costi dei carrozzieri vanno visti in riferimento alle annualità, e sicuramente, rispetto agli anni passati ( 2008/2009 etc.) sono diminuiti.
È logico che hanno subito rincari rispetto a dieci anni fà, ed è comprensibile che anche le polizze rincarassero.
Ma se vediamo la proporzione percentuale nel rapporto sinistri/polizze, l’ anomalia è evidentissima. I sinistri mica son rincarati del 300% come invece, le polizze.
Se addirittura afferma che è incontrovertibile che ci siano speculazioni ( lievitazioni, le chiama lei) dove c’ è una copertura assicurativa, penso che ci sia rimasto poco da discutere, poichè queste ” innocenti lievitazioni” come le vuol presentare, sono la causa determinante l’ aumento del costo medio, e delle polizze.
Non ho mai generalizzato, ma affermo e ribadisco che la corruzzione e il malaffare tra gli addetti ai lavori ha raggiunto livelli insostenibili, e che il primo passo per ridurre i costi ( oltre ad una nuova legge) dovrebbe essere quello di far piazza pulita di agenti, subagenti, periti e liquidatori corrotti.
Nel mio caso, ho la documentazione che dimostra coperture di frode e di funzionari corrotti, fino ai più alti livelli.
Quindi mi sento in diritto di affermare che la compagnia TRUFFANZ SPA ( chi vuol capire…) , è un’ associazione a delinquere a cui dovrebbe essere revocato il mandato per operare in italia per almeno un paio di anni.
E la sconsiglio a tutti, nel mio paese, l’ agenzia che mi ha truffato, ha perso il 60% dei clienti in quattro anni. E il peggio, per loro, deve ancora arrivare.
Saluti
Comment by Ombralunga — 10 July 2013 @ 19:29
http://video.corriere.it/polizze-auto-prezzi-possono-scendere/bd8d64d2-e7e8-11e2-898b-b371f26b330f
Pur non condividendo alcune affermazioni, rispecchia abbastanza bene quanto stà accadendo
Comment by Ombralunga — 10 July 2013 @ 23:25
“affermo e ribadisco che la corruzzione e il malaffare tra gli addetti ai lavori ha raggiunto livelli insostenibili, e che il primo passo per ridurre i costi ( oltre ad una nuova legge) dovrebbe essere quello di far piazza pulita di agenti, subagenti, periti e liquidatori corrotti”..
invita alla calma e poi porta queste affermazioni? SUlla base di quli dati perdoni? E’ solo una sensazione sua maturata sulla base di esperienza personale oppure può esser sostenuta da dati effettivi?…in ITalia ci sono 30.000 intermediari in A/B..senza contare l’E ovvero i subagenti.mi sfugge come, supponendo che le truffe siano la maggior quota di sinistri pagati, potremmo pensare che una grossa fetta di interemdiari possano influire sulla trattazione del sinistro visto che al momento dell’apertura di un sinistro con presunta ragione deve esserci la conferma pure dalla controparte… i costi dei carrozzieri..posto che io non vedo in maniera empirica questo calo ma le voci non sono solo i carrozzieri…i costi fisici? Il mancato introito del malus in caso di resposnabilità paritetica? le classe “bersani”? SOno più d’una le variabili che incidono sulla tariffa…ma risolviamo pure dando del ladro a tutti..finchè prima o poi arriva una bella denuncia di diffamazione visto che ancora non sono noti i dati di quanti intermediari siano corrotti sui 30.000 + iscritti in sezione E..possiamo pure p0ensare di abolirli col fai da te…supponendo che tutti i clienti siano esperti di trattazione sinistri (molti miei clienti continuano a chiedere info..forse così eruditi non sono), di coperture infortuni, rivalse etc. e qualche milione di disoccupati in +…
Comment by Renzo — 15 July 2013 @ 13:13