11 October 2009
Incidenti in calo: bufala in agguato
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Dati Asaps (amici Polstrada): anche per i primi sei mesi del 2009, l’andamento dell’incidentalità sulla rete autostradale italiana fa registrare un trend negativo. Il calo degli incidenti è del 5,4%. Per i morti, siamo a -27,6%. Feriti, -4,3%.
Invece, numerosi mass media la sparano grossa: morti in calo del 27,6% sulle strade italiane, che includono le città. Nulla di più sbagliato.
a) Che cosa cavolo c’entra la Polstrada con la città? Sarà la Polizia municipale a dare i dati degli incidenti sulle strade urbane.
b) Con un calo dei morti del 27,6% in generale, città incluse, le Assicurazioni dovrebbero ribassare le Rca di brutto. Invece, proprio nei centri urbani si verificano gli incidenti più terribili, con lesioni fisiche. Cosa che fa alzare i costi per le Compagnie e quindi le tariffe Rc auto.
Ma perché quella bufala? Semplice. Si dà il lavoro in mano a chi non lo sa fare. Prendi un collaboratore esterno, lo paghi due lire. Lui copia e incolla male i comunicati stampa. Vede una statistica che lo esalta e la spara a casaccio. Non è colpa sua. La responsabilità è di chi gli assegna quel ruolo: l’editore o il direttore.
di Ezio Notte @ 19:47
3 Comments
Categorie: Bufale: gli errori degli altri, Incidenti
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grande post, caro ezio notte! è vero: i mass media han fatto casino. ho controllato facendo un giretto su google…
Comment by mirko — 13 October 2009 @ 12:58
Cari amici pochi sanno che il calo dei morti, dalla prima istituzione della patente a punti, è stato “per legge”. Infatti, prima del 2002, la prognosi per mortalità da incidente era data a 30 gg. Poi con lo stesso decreto attuativo è stata spostata ad un termine che varia da 48 h a 7 giorni. Per questo motivi nel conteggio annuale mancano coloro che decedono a causa delle sequele cliniche di un incidente stradale . Fatta la legge, corretto ” lo santo”.
aldo ferrara, EGO-VAI-Q
Comment by ALDO FERRARA — 13 October 2009 @ 14:22
[…] ovvio: fra i camionisti, ci sono e ci saranno ancora mele marce (non tutti, quindi) che provocano disastri. Tanto le sentenze, anche in caso di distruzione di una famiglia, non ci paiono così spaventose. […]
Pingback by Ma è ovvio che poi i Tir fanno paura | Automobilista.it — 24 April 2010 @ 16:12