29 June 2013
E l'airbag?
Non c’è solo il fenomeno delle macchine incidentate che viaggiano senza essere state riparate: gl’italiani si tengono i soldi dell’Assicurazione in tasca per tirare a campare, anziché far riparare l’auto. Ci sono anche centinaia di auto incidentate destinate al mercato dell’usato riparate ricorrendo a tecniche che mettono in serio pericolo la sicurezza di chi le acquista e le guida: è quanto ha scoperto un’indagine condotta da SicurAUTO.it, sito che già vi avevo segnalato qui.
L’indagine è partita a seguito di una segnalazione ricevuta da un tecnico specializzato nel restauro d’interni ed esterni auto che ha fornito alla redazione gli elementi utili ad approfondire l’argomento. In molti casi, gli airbag esplosi vengono richiusi e ripristinati nel peggiore dei modi, mentre in altri si riescono a raggirare non solo i consumatori, ma anche le centraline che non si accorgono che l’airbag in realtà non è stato affatto sostituito. Il tutto senza che ad occhio nudo il consumatore possa sospettare nulla.
È il caso delle auto riparate restaurando, spesso in modo perfetto, i cruscotti per occultarne i segni di un precedente incidente. Questo fenomeno preoccupante è alimentato (attualmente) solo dal passaparola di chi opera nel settore delle autoriparazioni, ma la sua crescita è favorita dalla crisi del settore auto e dalla caccia al risparmio. Sembra paradossale, infatti, che in questo circuito degli airbag richiusi siano entrati anche semplici automobilisti che, in seguito a un incidente, scelgono di riparare l’auto nel massimo risparmio, ignorando le conseguenze di questa incauta scelta.
Considerato il fatto che la centralina degli airbag può essere facilmente raggirata e che la restaurazione è spesso perfetta, è difficile accorgersi di qualcosa. Una soluzione sarebbe quella di far controllare bene l’auto da uno specialista prima dell’acquisto, ma anche in questo caso non sarà facile scoprire eventuali magagne. Per quanto riguarda alcune vetture la mancanza della scritta “Airbag” su volante o cruscotto potrebbe essere il primo campanello di allarme.
di Ezio Notte @ 16:12
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