25 April 2011
Sosta vietata: se le multe fanno il solletico
Mario Balotelli, calciatore del Manchester City (Inghilterra), ex Inter, detto SuperMario per le potenzialità calcistiche, a Manchester e dintorni ha preso multe per divieto di sosta per un totale di 11.000 euro. Sono soldi leggerissimi per chi è ricco, come un calciatore. Facciamo un euro, suppergiù. Qui si parla di sportivi che fra ingaggio, premi partita e sponsorizzazioni, si portano a casa milioni di euro l’anno come ridere (nel caso in questione siamo sui 3,5 milioni l’anno di solo stipendio).
Una volta, il suo allenatore Mourinho ebbe a dire che Balotelli (milanista sfegatato) aveva solo un neurone. Scherzava. Ma non è il ragazzo che ci interessa. Né chi ha poco rispetto delle regole del Codice della strada e della collettività. Il problema ha a che fare con chi è ricco e prende le multe senza cambiare atteggiamento. Chiaro che trattasi di spiccioli, a prescindere dalla professione: figlio di un industriale, calciatore, cantante o spacciatore di coca. Non c’è potere deterrente in quelle multe.
Quale soluzione? Poco utile rapportare la multa al reddito. In Italia, finisce che un dipendente paga multe più care di un evasore analfabeta. Piuttosto, si dovrebbe dare un occhio alla recidiva. E da lì avviare indagini fiscali: quante auto, quante case e controlli sui conti correnti. Se prendi 100 multe per divieto di sosta, la prima volta, paghi 40 euro. La cinquantesima volta, una singola multa è di 40.000 euro. La centesima multa, scatta una multa di 400.000 euro.
Troppo drastico? Sarà. Ma le multe hanno l’obiettivo di migliorare il traffico e la sicurezza stradale. Allora, o tu Stato cerchi di fare andare le cose bene, o ti arrendi e ti fai fottere puntualmente da chi è ricco e sul verbale che gli lasci sul parabrezza ci sputazza sopra.
di Ezio Notte @ 15:32
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