14 February 2010
Auto senza Rca: epicentro Napoli
Alla Camera, il numero uno dell’Ania (Assicurazioni) Cerchiai, dopo aver messo in evidenza i problemi della Rca al Sud, ha sottolineato un altro aspetto tremendamente preoccupante delle Rc auto: quello della non assicurazione, cioè dell’elusione da parte degli automobilisti dell’obbligo di assicurarsi previsto dalla legge.
Il fenomeno della non assicurazione è rilevante soprattutto in alcune aree del Paese: per esempio, il 42% dei sinistri denunciati al Fondo vittime della strada avviene in Campania, mentre solo il 9,4% del totale dei sinistri avviene in quella Regione.
Ha detto giustamente Cerchiai: “Bisogna combattere chi si sottrae all’obbligo di assicurarsi in quanto con questo comportamento contra legem viene a trasferirsi sull’intera collettività, attraverso il Fondo di garanzia vittime della strada, il costo dei sinistri provocati e, comunque, si sottraggono risorse che andrebbero a giovamento della mutualità generale”.
Ma qual è la soluzione? Secondo Cerchiai, “ciò che occorrerebbe fare è di una semplicità straordinaria: l’incrocio dei dati sui veicoli immatricolati (presenti negli archivi informatici del Pubblico registro automobilistico e della Motorizzazione civile) con quello sulle targhe dei veicoli assicurati (presenti nei data-base dell’Ania) potrebbe fornire una prima visione del fenomeno e renderebbe facile per i poteri competenti l’accertamento dell’evasione dell’obbligo ad assicurarsi”.
Che ne dite?
di Ezio Notte @ 00:01
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non bisogna sottovalutare che il costo della polizza auto è diventato insopportabile.Le cause sono diverse,ma cio non giustifica il comportamento delle compagnie di assicurazioni che fanno cartello per mantenere i prezzi alti,e le autorità statali non fanno nulla per contrastare il potere che esprimono.Perchè non si sostituisce la formula” bonus malus” con la “franchigia” dando la possibilità di ridurrere i costi delle polizze auto e rendendo gli automobilisti piu’ responsabili nei confronti del sinistro?
Comment by Oreste — 11 May 2010 @ 11:35
C’è tanta rabbia in Campania, tutte le compagnie assicurative che operano in zona hanno creato una sorta di cartello con prezzi salatissimi, molte persone non hanno la possibilità di pagare e rimangono sforniti della polizza, non c’è alcuna motivazione di questi cari aumenti, le truffe vengono fatte in tutta l’Italia non solo a Napoli e provincia e ormai sono anni che veniamo penalizzati mai trovato un prezzo minore ogni anno aumenti, ma l’aumento di 400 euro all’anno è troppo,non è giusto penalizzare anche chi non ha mai effettuato sinistri sia attivi che passivi. Spero che ci sia una svolta riguardo a questo sia da parte dell’Isvap che delle compagnie assicurative, gli agenti non lavorano e i clienti sono allo sbando per cercare una compagnia con prezzi inferiori cosa altrettanto difficile. Noto tanto menefreghismo a riguardo da parte delle istituzioni.
Comment by Juli — 14 September 2010 @ 11:33
oggi in Campania la truffa alle assicurazioni è diventata
un Sistema, con il coinvolgimento di tutte le parti in causa, perché se c’è
qualcuno che ci prova, c’è qualcun altro quantomeno accondiscendente:
avvocati, infortunistiche, periti, liquidatori, medici si foraggiano
abbondantemente alla mangiatoia delle compagnie.
Le compagnie, da un lato non combattono il fenomeno, in quanto
possono agevolmente proteggersi con i meccanismi tariffari, dall’altro
reagiscono dismettendo (o cercando di farlo) portafoglio auto.
L’ISVAP è proprio l’ultimo soggetto che può intervenire, è il governo centrale che dovrebbe essere abbastanza sensibile da capire che se un REAT: la truffa alle assicurazioni (perchè di reato si tratta) sta provocando una situazione che ha del paradossale innescando una spirale truffa-tariffa-truffa che sta portando la Campania a diventare una zona in cui gli onesti non possono permettersi di pagare l’assicurazione OBBLIGATORIA e i truffatori se ne fregano dell’aumento, tanto hanno i “mezzi” per “rientrare… ma
si sa che per una compagnia è più semplice sacrificare qualche ottimo
agente e qualche centinaio di collaboratori, piuttosto che guardare in
casa propria e capire come vengono effettuate certe liquidazioni, come mai
tanti incidenti hanno danni fisici, come mai il 90% delle liquidazioni
avviene su intervento legale, come mai spessissimo vengono liquidate
entrambe le parti al 100%, come mai l’avv. Tizio oggi discute la causa con
il GdP Caio e domani l’avv. Caio ha la causa con il GdP Tizio.
Aspettiamo che qualche politico si accorga del problema… istituendo una banca dati centrale dei sinstri, imponendo tariffe calmierate, tutelare il giusto profitto delle compagnie private togliendo la spina nel fianco delle truffe. facendo applicare la legge!
Comment by Giovanni — 23 September 2010 @ 10:57