26 April 2010
Casco in bici: perché tutta quell’isteria?
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Leggiamo su diversi blog che la proposta di rendere obbligatorio il casco per chi va in bici (oggi lo usano pochissimi) non viene condivisa dagli amanti di quel veicolo. Addirittura, si paventa il pericolo che scenda il numero di ciclisti, con danno per l’aria e per il traffico. Noi non capiamo perché ogni volta che sta per entrare in vigore una norma sui ciclisti, questi si ribellano.
Tempo fa, non erano d’accordo sul taglio di punti-patente per chi passa col semaforo rosso in bici; adesso è il turno del caschetto obbligatorio. Come se si volesse il loro male. In realtà, si punta solo a migliorare la sicurezza di lorsignori: un caschetto può salvare da danni irreparabili. Allo stesso modo, dissuadere dal passare col rosso o dal guidare col telefonino in mano è utile.
Oppure chi va in bici dica chiaramente che si sente in diritto di non avere regole, e di fare lo slalom fra i pedoni sul marciapiede col cellulare in mano, così almeno avremo una posizione chiara per sempre.
di Ezio Notte @ 22:15
6 Comments
Categorie: Bici-Pedoni, Sicurezza
Tag: casco bici
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La bicicletta è stata il primo mezzo di spostamento per tutti noi da bambini. Ora si sta trasformando in un veicolo che richiede la conoscenza del codice e il suo rispetto; che richiede un’ attrezzatura per essere usato. Non è più il veicolo del pedone veloce. Non è più un mezzo “semplice”. Nessuno discute la necessità di rispettare il codice e la validità del casco, ma cosa distingue un pedone che corre all’ impazzata da un ciclista che passeggia ? Mettiamo il casco al pedone se vuole correre ? Ci sono cose che devono esser lasciate alla coscienza di ognuno di noi, senza rischiare una multa. Guardo con preoccupazione alle proposte di obbligo di protezioni anche per i motociclisti (tipo divieto dei caschi jet). L’ eccesso di zelo può fare molti danni.
Comment by Ernesto — 27 April 2010 @ 21:53
Mi trovo abbastanza d accordo con l articolo di Ezio Notte.
D altra parte già i motociclisti indossano il casco,perchè non i ciclisti…ma soprattutto perchè non gli automobilisti?
Ebbene si…chissa quante vite si potrebbero salvare imponendo per legge il casco a tutti gli utenti della strada.Invece ci rifilano costosissimi airbag davanti dietro a tendina…insomma macchine cososissime pesanti perche zeppe di inutili optional quando un semplice casco con poche centinaia di euro ci offre maggiore sicurezza.
Non sarebbe il caso di portare avanti una campagna di sensibilizzazione sul tema??
CASCO PER TUTTI
Comment by il.legale — 2 May 2010 @ 18:17
I ciclisti!
Bel problema i ciclisti!
Intralciano, vanno piano, sono sempre in mezzo alla strada, vanno sul marciapiede con il cellulare.
Gli automobilisti no, vero?
Quelli sono perfetti.
Non so se ve ne rendete conto ma quando c’è un incidente o un morto nel traffico c’è sempre di mezzo un automobilista.
Vi siete chiesti perchè?
Semplice le macchine sono di più e quindi è normale che ci siano più incidenti.
Perchè non proviamo a fare in modo che siano di più le biciclette?
Perchè non portano soldi, le biciclette.
Anzi li tolgono, con le loro piste ciclabili.
Non pagano per l’autostrada, non pagano il bollo, non pagano l’assicurazione, non pagano la benzina, non pagano!
Questa è la verità e all’automobilista questa cosa rode.
L’automobilista in città deve pagare il parcheggio, la bicicletta no, l’automobilista deve sorbirsi ore e ore di coda, la bicicletta no. L’automobilista è sempre incavolato nero, il ciclista è sempre rilassato.
Eppure quando un ciclista muore o viene investito, è perchè c’è sempre un automobilista.
——
L’obbligatorietà del casco serve allo stato per rendersi bello senza portare a nulla. Anzi porta soldi ai produttori (concordi con lo stato) senza togliere soldi allo stato, per esempio con le ciclabili, con le quali sicuramente il ciclista sarebbe più sicuro.
Ci sono dei dati importanti da portare inoltre.
All’estero quando nella mobilità totale, il 15% fa parte di gente che si muove in bicicletta, il numero degli incidenti si riduce drasticamente, non con una curva ma proprio con una discesa a picco. Questo perchè più biciclette possono esserci in giro più l’automobilista parte prevenuto e sta attento.
E allora cosa dovrebbe fare lo stato? Intanto invogliare la gente a muoversi in bicicletta e poi costruire ciclabili.
———–
Io uso la bicicletta tutti i giorni e tutti i giorni uso il casco anche per fare 1 km. Mi fanno paura i bambini sul seggiolino senza casco e per quelli potrebbero mettere l’obbligatorietà del casco fino a un tot di anni come sulle piste da sci.
Comment by Tommaso — 5 May 2010 @ 15:21
Leggo i commenti e mi rendo conto di quanta gente fa paragoni insensati.
Ernesto: come si può paragonare un pedone che corre all’impazzata con un ciclista che passeggia??? Magari paragonalo al ciclista che corre all’impazzata, tipo quei ciclisti che si credono professionisti e occupano le strade come fossero piste da corsa, creando pericolo e intralcio a chi sta passando in macchina, in bicicletta o anche a piedi. Inoltre, a piedi se corri difficilmente cadi, in bicicletta basta prendere un po’ di ghiaia e sei per terra.
Il.legale: con il casco in macchina, come potrebbe un automobilista sentire la sirena di un’ambulanza, dato che il casco copre anche le orecchie? E come potrebbe muovere con comodità il collo per fare marcia indietro? E la visibilità ridotta che la visiera comporta? Il casco, se non lo sai, serve per ridurre i danni dovuti a impatto, ma non certo quelli dovuti allo strappo che il collo riceve negli urti laterali (a questo serve quindi l’airbag a tendina e laterale); anzi, il peso del casco stesso aumenterebbe lo sforzo esercitato sul collo. Vogliamo che in incidenti anche non gravissimi l’automobilista si spezzi il collo? La tua proposta è sciocca.
Tommaso: sicuramente la bicicletta non costa nulla, ma tu per fare un qualsiasi viaggio non prendi l’auto? Per andare a lavorare, anche facendo 15 km, prendiamo la bicicletta? Quando piove, sempre bicicletta? Con la neve, a meno 5, sempre bicicletta? Hai qualche problema con gli automobilisti? Ma non puoi pensare che quelli che parlano al cellulare in macchina sono gli stessi che lo fanno in bicicletta? Ovvero, l’inciviltà non è di una categoria, ma degli individui. In più, parli genericamente dell’estero, ma di quale paese? Io sono stato in Canada, e lì c’è l’obbligo, giustamente, del casco per i ciclisti. Nessuno ha mai detto che lo stato si facesse bello in accordo con aziende che producono caschi. Magari sono più avanti di noi in quanto a sicurezza e civiltà. Inoltre non si capisce se sei a favore del casco oppure no, dato che tu lo usi sempre. Direi di sì, ma prima ti rappresenti infastidito dall’obbligatorietà che, a tuo giudizio, non porterebbe a nulla. Un bel controsenso, no?
E comunque, in un paese dove tutto è tassato, in certi casi anche le imposte stesse, non è che gli automobilisti guardino con invidia i ciclisti perchè non pagano nulla. Forse li guardano con fastidio quando questi si arrogano la proprietà della strada, quando creano grupponi informi invece di disporsi, come vorrebbe il codice della strada, in fila indiana, quando corrono con cambi di direzione improvvisi e non segnalati. Ma le stesse scorrettezze le compiono anche molti automobilisti. Quindi, come già detto, non diciamo fesserie contro una “categoria” (anche se abbiamo quasi tutti la patente, quindi siamo tutti sulla stessa barca), ma contro gli individui scorretti.
Saluti.
Comment by Luca — 29 July 2010 @ 13:34
[…] Si vede che i ciclisti sono tutelati… Vedi qui. […]
Pingback by Che multina scema | Automobilista.it — 31 August 2010 @ 00:48
Leggo solo ora il commento di Luca.Che dire…
Con il casco gli automobilisti non sentono le sirene?Quindi anche i motociclisti non le sentono.
Il casco è pericoloso perche spezza il collo negli impatti laterali??Infatti quelli che corrono in pista hanno tutti il collo spezzato.
Il bello è che tu dici agli altri di non dire fesserie!
Saluti
Comment by il.legale — 16 September 2010 @ 17:44