23 June 2009
Di recente, la Cassazione è stata chiamata a esprimersi numerose volte sulle infrazioni del Codice della strada. La sentenza più importante è la 13118/2009, che ha stroncato chi vuole telefonare al volante tenendo il cellulare in mano: occorre usare auricolare o vivavoce. E se l’automobilista non viene fermato subito dal poliziotto, ossia se non c’è la contestazione immediata dell’infrazione, la multa vale comunque. Difficile mettere in dubbio il fatto che l’agente abbia visto male, da lontano. Inutile il ricorso al Giudice di pace.
Sul gobbo del guidatore, restano 148 euro e il taglio di cinque punti della patente (articolo 173 del Codice della strada). Più le spese di notifica, perché il verbale arriva a casa del proprietario dell’auto: totale, 155 euro minimo.
Sentite qui la Cassazione: Il Giudice di pace ha rigettato il ricorso, perché lo stesso si limita a prospettare una diversa ricostruzione dei fatti rispetto a quella che risultava dal verbale senza offrire alcuna prova di quanto affermato. Infatti, l’affermazione circa il possibile errore di percezione da parte dell’agente non può essere fondata su una valutazione presuntiva in ordine alla sua distanza rispetto al luogo in cui si sarebbe verificata la violazione, posto che si sarebbe dovuto provare la posizione effettiva dell’agente rispetto a quella del veicolo, così da poter in concreto valutare se a tale distanza si potesse incorrere in tale errore. Inoltre, non è neppure sufficiente dedurre la lontananza dell’agente dal luogo della violazione soltanto sulla base dell’omessa immediata contestazione, posto che tale accertamento può essere effettuato anche a distanza che non permette, per svariati motivi, il fermo del veicolo. Né è stato chiesto di fornire la prova che si stava in quel momento, come viene, affermato nel ricorso, utilizzando il telefono cellulare con un sistema consentito da legge. Dal verbale, fino a prova contraria (nemmeno richiesta), risultava che l’agente aveva accertato l’uso irregolare del telefono cellulare da una posizione tale da non consentire anche l’immediata contestazione. Il ricorso va, quindi, respinto.
Francamente, siamo del tutto d’accordo con l’agente che ha dato la multa e con la Cassazione che l’ha confermata. È ora di finirla con quel maledetto vizio di guidare col cellulare in mano: pericolosissimo. Non credete?
di Ezio Notte @ 16:59
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