14 February 2010
Cerchiai (Ania), che bordata a Bersani!
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In audizione alla Camera, il numero uno delle Assicurazioni, Cerchiai, non cita mai Bersani, ma gli tira una bella bordata. Infatti, Cerchiai attacca la Legge 40/2007, fatta proprio da Bersani quand’era ministro. Sentite l’attacco: “Quella Legge ha introdotto due disposizioni imperative (commi 4-bis e 4-ter dell’articolo 134 del Codice delle assicurazioni) in materia di contratti Rc auto stipulati con la formula bonus/malus, prevedendo:
a) l’obbligo per le imprese di applicare al contratto Rc auto relativo a un ulteriore veicolo acquistato dal proprietario di un veicolo già assicurato o da un componente stabile del suo nucleo familiare la medesima classe di merito b/m assegnata al veicolo già assicurato;
b) l’obbligo per le imprese di applicare penalizzazioni a seguito di sinistro solo in caso di responsabilità principale dell’assicurato, con esclusione, quindi, dei casi di responsabilità minoritaria o in concorso di colpa paritario (50%).
Entrambe le misure, a fronte di immeritati benefici ottenuti a livello individuale dai destinatari delle disposizioni (nuovi assicurati e assicurati comunque responsabili di incidenti), determinano un effetto di redistribuzione e aumento del fabbisogno tariffario del tutto improprio, che va a carico dell’intera collettività.
Gli assicurati ‘virtuosi’ vengono chiamati a pagare premi più elevati di quelli cui avrebbero diritto e i non ‘virtuosi’ premi inferiori a quelli connaturati con la loro reale rischiosità. Occorre, perciò, procedere a una radicale modifica della norma”.
Noi di Automobilista.it ci chiediamo solo questo: una volta che la Legge Bersani venisse buttata nel gabinetto, le Assicurazioni farebbero calare le Rca? Oppure ci sarebbero altri validi motivi per tenerle alte? Nel secondo caso, tanto varrebbe tenerci la Legge Bersani. E ancora: se, di fatto (ma in modo legale), le Compagnie aggirano la Legge Bersani, a questo punto serve davvero darle un calcio nel sedere?
di Ezio Notte @ 00:30
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Categorie: Assicurazioni, Costo dei sinistri, Rc auto
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In primis un bel calcio nel sedere alle assicurazioni. Ne hanno combinate di cotte e di crude. Poi la dovremmo finire con sto concorso di colpa. La colpa se la prende chi ha fatto l’infrazione più grave. Si traccheggia troppo intorno a questo principio , dando pane alla casta degli azzeccagarbugli.
Comment by roberto — 15 February 2010 @ 01:20