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Multe / Che fa il Comune con tanti debiti? Disegna strisce blu!
23 October 2009
Colorare parcheggi: "hobby" dei Comuni
Sono sempre di più le proteste degli automobilisti contro le trappole degli autovelox nascosti; e ci si è messo pure il ministero dell’Interno a fare pressione sui Comuni affinché rispettino la legge. A questo aggiungete che gli Enti locali sono pieni di debiti da ripianare: mi riferisco anche alle metropoli, con tutti quegli stipendioni di politici, assessori, e con le consulenze d’oro e le auto blu…
E se i soldi delle multe date con autovelox e T-Red non bastano, come si fa? Ci fosse almeno l’Ici… Soluzione: disegnare strisce blu per terra, sia in centro città sia in periferia. Così paghi quando parcheggi e quando sgarri, grazie ad ausiliari del traffico inflessibili che affibiano multe.
Ma la legge consente ai Comuni di riempire una città di strisce blu? Ecco il problema. Il Codice della strada non è chiaro: lo puoi interpretare come vuoi. E gli Enti locali ne approfittano.
Nel dettaglio, un Comune può creare strisce blu (cioè parcheggi a pagamento) se nelle immediate vicinanze ci sono strisce bianche (cioè soste gratuite). Nel caso in cui queste ultime non ci siano, il Comune può creare strisce blu se la zona dove vengono disegnate è di rilevanza urbanistica, ossia se ci sono agglomerati urbani di valore storico.
In centro, lo capite bene, gli agglomerati urbani di valore storico ci sono. Ma in periferia? Un Comune come fa a dire che in periferia esistono zone di rilevanza urbanistica?
Semplice: si affida a studi di enti terzi. Ma chi paga questi studi? Il Comune.
Ricapitolando: il Comune per fare soldi mette le strisce blu; poi affida a un consulente esterno uno studio (a pagamento) per stabilire se quella certa zona dove sono state create strisce blu sia di rilevanza urbanistica. Secondo voi, il personaggio cui il Comune ha affidato lo studio, e al quale potrebbe in futuro dare altri incarichi pagati bene, cosa dirà nel suo “referto arbitrale”? Dubitiamo possa mai esprimersi negativamente, affermando che quella zona non è di rilevanza urbanistica: il Comune potrebbe non gradire.
E se proprio lo studio il Comune non vuole commissionarlo, c’è pur sempre, da qualche parte, un pezzo di carta del secolo scorso con su scritto che quella zona è di rilevanza urbanistica.
Il risultato che è molti Comuni importanti, specie al Nord, hanno l’acquolina in bocca grazie alle future strisce blu.
foto flickr.com/photos/iconsfornow
di Ezio Notte @ 23:30
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