22 March 2012
Il tesoretto degli autovelox
L’infrazione di cui all’articolo 142 del Codice della strada (eccesso di velocità) deve essere immediatamente contestata al trasgressore se la violazione è stata accertata mediante strumenti che consentono la misurazione della velocità del veicolo a una congrua distanza prima che questo transiti dinanzi al posto di accertamento; diversamente, l’impiego di apparecchiature di controllo elettronico (come l’autovelox) che consentono la rilevazione dell’illecito solo in un tempo successivo esenta dall’obbligo della contestazione immediata e l’attestazione del loro impiego, contenuta nel verbale di accertamento, costituisce valida ragione giustificatrice della mancata contestazione immediata.
Così la Cassazione, con sentenza 4067 del 15 marzo 2012. Quindi, il vecchio orientamento della Cassazione è stato confermato: allo stesso modo, gli ermellini s’erano espressi nel 2007.
Ma il problema non è la legittimità della contestazione differita, quanto il fatto che la segnaletica prima delle postazioni autovelox è – a mio parere – spesso inadeguata: poco visibile e chiara. In materia, gli Enti locali e gestori delle strade ci sguazzano, ben sapendo che esiste una Circolare (riassume una dozzina di Circolari precedenti) ministeriale con le istruzioni sul corretto uso degli autovelox. Istruzioni, appunto. Non ferree regole. Quelle valgono solo per chi guida.
di Ezio Notte @ 00:01
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