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4 November 2016

Crollo cavalcavia: 5 trucchi per evitare di morire schiacciati in auto

Africa nera? No. Lombardia

Quarto Mondo? No. Lombardia

Ingegneri sotto torchio per il crollo del cavalcavia di venerdì 28 ottobre 2016, ad Annone Brianza, nel Lecchese, incidente che ha causato un morto e quattro feriti. Sono due ingegneri della Provincia di Lecco e uno dell’Anas. Le ipotesi di reato nei confronti dei professionisti sono omicidio e disastro colposo ma anche lesioni.

Però scusate, in materia abbiamo le idee confuse. Non sappiamo di chi sia la colpa. Siamo su una provinciale dentro una statale (su una superstrada, che però non esiste più), con le Province che secondo i politici erano morte, su un tratto gestito dall’Anas. Anas e Provincia si sono parlati prima del crollo senza prendere decisioni. Morale: era e resta un mistero sulle responsabilità, su chi dovrà risarcire chi, su chi dovrà pagare anche sotto il profilo penale. E poi, come fanno Anas e Provincia a litigare se le Province sono state abolite dai politici?

Abbiamo le idee un po’ più chiare sui 5 trucchi per evitare di morire schiacciati in auto da un cavalcavia. Perché, fuori dai denti, si viaggiava e ancora di più adesso si viaggia in Italia col terrore nel cuore: chissà quanti altri cavalcavia marci ci sono, chissà dove, chissà nascosti come dalla burocrazia bulgara di un apparato burocratico-amministrativo da far impallidire la Romania degli anni 70. E perché al posto della povera vittima, Claudio Bertini, 68 anni, rimasto intrappolato nella sua auto schiacciata dal ponte mentre transitava sulla strada della morte 36, poteva esserci chiunque di noi. Ecco i segreti per sopravvivere, una provocazione che nasce da una situazione assurda.

1) Stando sempre entro i limiti di velocità, e senza guidare mettendo a repentaglio la sicurezza stradale, accelerate poco prima del cavalcavia, così da transitare il minor tempo possibile sotto il ponte che potrebbe crollare.

2) Di lontano, in vista del cavalcavia, cercate di capire se il cavalcavia sta crepando. In due sensi. Ossia se si formano le crepe e se sta morendo. In caso di brutti segni, mettetevi in allerta: pronti ad accelerare. Occhio in particolare al disallineamento del ponte: una sorta di gradino che fa temere il peggio.

3) Per caso, la campata del ponte, la trave di cemento, presenta uno sbalzo nel punto in cui è unita alla sezione vicino a un pilone? Massima cautela. E poi avvisate il gestore della strada e la Polstrada. Così da salvare altre vite umane.

4) Cercate di capire se sta per transitare sul cavalcavia un Tir: è il peso che potrebbe far crollare il ponte e uccidervi. Proprio come quando si cerca di intuire se ci sono delinquenti-criminali che lanciano sassi dal cavalcavia. Attenti ai ponti strutturalmente carenti: quelli con la campata centrale che poggia su piccole mensole (selle) a sbalzo dalle campate laterali.

5) Tentate di scorgere se per terra, sulla vostra strada, c’è una fila di birilli: forse circoscrivono la caduta dei calcinacci dal ponte. Quindi, il cavalcavia puzza di morte. Sconsigliamo invece di frenare di colpo: potreste causare un tamponamento a catena, col risultato di essere schiacciati da dietro da un veicolo, e spinti sotto il ponte che vi crolla sulla testa.

di Ezio Notte @ 22:12


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