Home /
Sicurezza / Da Bimbisicuramente ad autoveloxsicuramente il passo è breve
21 October 2010
Controlli sul campo, altro che telecamere!
L’obiettivo è sensibilizzare. E questo è encomiabile. Lo puoi fare raccontando i dati nudi e crudi. Infatti BimbiSicuramente, la campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza dei bambini in auto promossa da Fiat e Acif (Associazione Concessionari Fiat), con il patrocinio del ministero della Gioventù, ha condotto un’indagine sul territorio nazionale sull’uso del seggiolino in automobile. Ebbene, il 62,6% dei bambini viaggia in auto senza alcun sistema di sicurezza. Solo il 37,4% dei genitori protegge i propri bambini mediante l’uso degli appositi seggiolini, i restanti non hanno a bordo il seggiolino o usa erroneamente la cintura di sicurezza dell’auto anche per i bambini sotto i 150 cm di altezza.
Questi i dati rilevati in città sette città campione (Bologna, Mestre, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino, per un totale di oltre 600 osservazioni) dagli osservatori di BimbiSicuramente che si sono posizionati davanti a scuole primarie e dell’infanzia per monitorare il comportamento dei genitori nei confronti dei figli trasportati in auto.
Tutto vero. Tutto drammatico.
L’unico piccolo particolare che fa fatica a emergere è la causa del guaio. Solo ignoranza del genitore? Solo papà e mamma scemi che amano uccidere i bimbi in auto? No, c’è di più. Questi numeri confermano che i Comuni sono intenti a piazzare autovelox, mettere telecamere sulle Zone a traffico limitato e sulle corsie preferenziali, bastonare chi lascia la macchina sulle strisce blu senza ticket. Ma di controlli veri e propri non se ne parla molto.
Così gli ubriachi e i tossici circolano indisturbati. Gente che effettua manovre azzardate. Genitori che vogliono uccidere i bimbi trasportandoli come fossero carne in scatola.
Uh, però a un certo punto interviene l’autovelox che becca chi supera il limite di ben 6 km/h. Telecamere che fanno incassare soldi. Caspita, che prevenzione. Che tutela verso i bimbi.
di Ezio Notte @ 23:22
È possibile seguire tutte le risposte a questo articolo tramite il feed RSS 2.0.
Per ora ancora nessun commento.
RSS feed dei Commenti su questo post.
Ci scusiamo, i commenti sono al momento chiusi.