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20 December 2015

Disegno legge Stabilità 2016: nuovo Codice della Strada, modifiche pericolose

 

Codice della Strada: caos Italia

Codice della Strada: caos Italia

Il 19 dicembre 2015, la Camera ha approvato il Disegno di legge C 3444-A (Disegno legge Stabilità 2016), che ora passa al Senato per l’approvazione finale. Nel corso dell’ultima seduta l’aula ha approvato alcuni emendamenti. Cosa cambia per il Codice della Strada?

1) La contestazione differita in caso di violazioni della revisione, dell’assicurazione e della massa complessiva a pieno carico accertate con dispositivi o apparecchiature di rilevamento. Autovelox e Tutor potranno dare la caccia a chi non è in regola con Rca e revisione. Le telecamere inquadrano la targa, trasmettono i dati a un cervellone elettronico, questo mette il naso nel database alimentato da assicurazioni e Motorizzazione, e se l’automobilista non è in regola arriva la multa a casa. O l’avviso che, secondo la banca dati, tu non hai pagato la Rca o non hai fatto la revisione periodica obbligatoria, o entrambe le cose. Qui sta il guaio. Cosa succede se il database non è costantemente e puntigliosamente aggiornato? Succede che tu hai pagato la Rca o hai fatto la revisione, e t’arriva a casa la multa o la letterina che t’invita a dimostrare di essere in regola. Ma perché mai il database dovrebbe fare flop? La risposta te le dà il ministero dell’Interno con una recente circolare: se il database dice che non sei in regola, mentre hai regolarmente pagato la Rca, esibisci il certificato assicurativo e ti salvi. Strano che sia ancora l’antica carta a salvarti le chiappe. Ma condividiamo i timori del ministero dell’Interno: il database della burocrazia elefantiaca non aggiornato né corretto. Paradossale pure che il Governo faccia la legge e che un suo ministero metta in guardia. Senza dimenticare che sul Tutor si combatte una guerra chissà perché poco evidenziata dai mass media: vedi qui.

2) Il pagamento delle tariffe dei parcometri con strumenti elettronici. Attenti: io pago, la telecamera legge la mia targa e non mi riconosce, oppure uno strumento in mano al controllore non individua che io ho pagato, e mi arriva la multa. Fantasia? Voi non avete la minima idea di che inferno ha fatto vivere l’Area C di Milano ai cittadini e ai pendolari: hanno regolarmente pagato, è arrivata la multa a casa, hanno dovuto fare ricorso (pagando una tassa di 43 euro) per vedersi riconoscere un proprio diritto. Un bel regalo di Natale ai Comuni.

3) Lotta all’esportazione dei veicoli all’estero. Giro di vite contro chi usa auto con targa estera per pagare meno tasse. Anche qui le cose sono molto più complicate di quanto il Governo voglia far credere. C’è una norma. Questa norma consente di circolare con targa estera in Italia. Brutto o bello che sia, è così. I nostri politici non si sono attrezzati in tempo quando è nata l’Unione europea, e ora cercano disperatamente di mettere qualche pezza qua e là. La modifica all’articolo 103 del Codice della Strada subordina l’esportazione dei veicoli alla loro reimmatricolazione estera. A parte che è una regola complicatissima, la quale va a incasinare un contesto già infognato di cavilli, a parte che uccide chi vuole legittimamente esportare la vettura, a parte che è un attacco agli autodemolitori; comunque,  se io prendo a noleggio a lungo termine un’auto in Romania per circolare in Italia commetto un illecito? Discutibilissimo. Esiste il principio della libera circolazione delle merci nell’Unione europea: sì o no? Può il Governo italiano contrastare quel principio? E se lo fa, l’Unione europea non ha nulla da ridire?

di Ezio Notte @ 09:36


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