30 September 2009
Autovelox: interviene la Cassazione
L’Italia è la patria degli scandali legati agli autovelox: una delle tecniche più velenose riguarda gli accordi fra certi Comuni e le ditte proprietarie delle macchinette. Per ricevere gli autovelox in affitto, gli Enti locali danno soldi alle aziende sulla base del numero di multe inflitte ai guidatori. Chiaro che sia i Comuni (per i proventi dei verbali) sia le ditte (per i compensi in denaro rapportati alla quantità di contravvenzioni) hanno tutto l’interesse a far lievitare le multe.
Ma dopo il nostro post polemico di qualche ora fa, finalmente una lieta novella. La Cassazione ha sentenziato: scatta il sequestro per gli autovelox delle società che hanno avuto la concessione del servizio di rilevamento della velocità senza gara d’appalto (una chicca italica).
La Corte Suprema ha respinto il ricorso di G.L., comandante dei Vigili dell’Unione dei Comuni salernitani di San Pietro al Tanagro, Sant’Arsenio e San Rufo, indagato per abuso d’ufficio e turbata libertà degli incanti dalla Procura di Sala Consilina.
Chiusura netta e precisa della Cassazione: “La circostanza che il contratto di affidamento del servizio sia stato stipulato prima ancora che si concludesse la procedura di aggiudicazione della gara è sintomo univoco che questa era stata orientata verso un obiettivo prestabilito, con palese lesione
del principio della libera concorrenza“.
foto flickr.com/photos/pikerslanefarm
di Ezio Notte @ 00:47
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Non ne potevo davvero più, bastava girare l’angolo anche senza infrazione e te la ritrovavi sul tergicristalli!
Comment by Apolide — 1 October 2009 @ 17:58