10 December 2009
Fra salute del guidatore e doveri del medico
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La commissione Igiene e sanità, esaminato il disegno di legge sulla sicurezza stradale in esame al Parlamento, ha espresso, per quanto di propria competenza, parere favorevole. Ma con alcune osservazioni. Infatti, la commissione invita a rivedere la reale necessità di ricorrere al personale in quiescenza, strumento che determinerebbe una riduzione delle opportunità lavorative per i medici in servizio attivo. In sostanza, ci spiega Valerio Platia, insegnante di circolazione stradale e istruttore di guida, “la commissione è contraria al fatto che i medici militari in quiescenza (cioè in pensione) possano rilasciare, alla stregua di quelli in servizio, il certificato medico per il conseguimento o il rinnovo della patente di guida”.
Altra questione: la commissione invita a rivedere la reale necessità di trasmissione diretta al ministero del Trasporti dell’emergenza di patologie determinanti la diminuzione o il pregiudizio dell’idoneità alla guida; tale disposizione rischia infatti di compromettere il rapporto fiduciario medico/paziente. Sentite Platia: “La commissione è contraria al fatto che il medico che viene a conoscenza in modo documentato di una patologia del suo assistito che determina una diminuzione o un pregiudizio della sua idoneità alla guida deve darne tempestiva comunicazione scritta e riservata al ministero dei Trasporti, affinché la Motorizzazione disponga la revisione della patente di guida per l’accertamento dei requisiti di idoneità psicofisica nei confronti del soggetto già titolare di patente di guida oppure, nel caso in cui il soggetto non sia ancora munito di patente e intende conseguirla, di sottoporsi a visita medica presso la commissione medica locale, sita in ogni capoluogo di provincia”.
La questione è di una certa importanza, visto che è in ballo la salute del guidatore e, quindi, la sicurezza stradale. Qual è la vostra opinione in merito?
di Ezio Notte @ 22:45
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