11 January 2012
Area C: no Gpl. Gasp
Il messaggio che arriva dall’Area C di Milano è chiaro, semplice, lineare: l’auto a Gpl fa schifo. Certo, uno compra la macchina a gas per risparmiare sul carburante e per circolare sempre, anche durante i blocchi o nelle aree soggette a limitazioni. Poi arriva l’Area C di Milano, che ti fa lo scherzetto. Prima, il contentino nel 2012: non paghi. Poi, dal 1° gennaio 2013, la macchina a Gpl puzza come le altre, e versa il suo bel pedaggio di 5 euro al giorno.
È il delirio della Giunta Pisapia, quest’area C. Tutto uno sbattimento per far finta di colpire i ricchi maledetti che hanno l’auto, mentre in realtà si bastona il poveraccio, incluso quello con la macchina a Gpl. Tutto sommato, il ricco col Suv continuerà a circolare in centro a Milano, fottendosene del ticket. Il povero si arrangerà coi mezzi pubblici. Ché andare in giro per Milano e hinterland con treni, tram, bus e metro è come mettersi una pistola alla tempia. Tant’è vero che i politicanti amano le auto di servizio, ma guarda un po’. Sono così comode dopo una sana vacanza esotica durante le vacanze natalizie…
L’esperienza Ecopass della Moratti non ha insegnato nulla. Doveva portare minor traffico, minori emissioni di inquinanti, miglior livello di servizio delle reti di trasporto, riqualificazione ambientale complessiva. Risultato, la città esplode di traffico e muore di smog. Si vuole decongestionare il traffico? Con l’Area C ne vedremo di tutti i colori: tutt’attorno alla Cerchia dei Bastioni sarà l’inferno. Con un unico vincitore: le casse di Palazzo Marino, dove già si strofinano le mani.
di Ezio Notte @ 23:52
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Le auto a GPL inquinano un po’ meno di quelle a benzina, e soprattutto ingombrano le strade e i parcheggi esattamente come quelle a benzina, per cui mi sembra più che ragionevole che a regime paghino anche loro. Il centro di Milano è forse l’unica area metropolitana d’Italia in cui la densità di linee pubbliche permette di sostituire realmente il mezzo privato (a parte la bicicletta, insostituibile), per cui salvo casi eccezionali perché uno dovrebbe entrare in auto invece di lasciarla a casa (se abita a milano ma fuori dalla cerchia) o nei parcheggi di interscambio (se abita nell’hinterland)? La congestion charge non è una tassa che piove così dal cielo, ma semplicemente una leva per incentivare lo spostamento del traffico dai mezzi privati (almeno quelli a 4 ruote) a quelli pubblici, applicata in via sperimentale e su un’area molto piccola.
PS Non lavoro per la giunta pisapia, abito semplicemente a milano sulla seconda circonvallazione e mi trovo benissimo con mezzi pubblici e bici.
Comment by Lorenzo — 16 January 2012 @ 11:53