14 July 2009
Il disegno di legge sulla sicurezza in discussione al Parlamento (ha ricevuto l’ok della Camera, ora si aspetta la decisione del Senato) prevede una norma molto particolare. In caso d’infrazioni gravi commesse di notte (dalle 22 alle 7, è presumibile pensare), la multa sarà più cara di un terzo rispetto al normale: obiettivo, colpire la guida in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, e l’eccesso di velocità. Chiaro l’intento di arginare il fenomeno delle stragi del sabato sera: riguardano i giovani che escono dalle discoteche e si mettono al volante dopo aver alzato il gomito o assunto droghe.
Se il disegno di legge andrà in porto, parte del denaro di quelle multe speciali confluirà in un fondo contro l’incidentalità notturna: verrà usato per migliorare la sicurezza stradale proprio dalle 22 alle 7. Diversi gli approdi dei soldi. Anzitutto, alcoltest per le Forze dell’ordine (oggi la Polstrada dispone di 1.500 etilometri, pochissimi). In secondo luogo, i narcotest, per capire se il guidatore è sotto l’effetto di droghe: le pattugli ne hanno pochissimi e si dichiarano spesso “disarmati” contro il fenomeno della guida in stato alterato dagli stupefacenti. E ancora, ci saranno campagne di sensibilizzazione e, soprattutto, il fondo alimenterà studi e ricerche contro la guida in stato d’ebbrezza: attenzione, questo è un punto delicatissimo sul quale torneremo in futuri post.
Da aggiungere che la norma potrebbe scatenare polemiche anche da parte di esperti di diritto. Infatti, c’è chi avanza un dubbio: che le multe notturne siano anticostituzionali, perché le sanzioni devono essere (questa l’”accusa”) di importo identico a prescindere dall’orario in cui le infrazioni vengono commesse.
Per il momento, Automobilista.it vi chiede: se le multe notturne saranno più care di un terzo rispetto a quelle normali, migliorerà la sicurezza stradale?
di Ezio Notte @ 17:47
È possibile seguire tutte le risposte a questo articolo tramite il feed RSS 2.0.
Per ora ancora nessun commento.
RSS feed dei Commenti su questo post.
Ci scusiamo, i commenti sono al momento chiusi.