16 April 2011
Indennizzo diretto e Ania: è passione
L’indennizzo diretto, dal 2007, ha fatto salire le Rca, ha fatto crescere le truffe, è stato “distrutto” dalla Corte costituzionale che l’ha dichiarato facoltativo. Quella legge va solo presa e buttata.
Non mi spiego queste parole di Paolo Garonna, direttore generale Ania (Assicurazioni) al Senato
1) “Il risarcimento diretto ha consentito una riduzione dei tempi di liquidazione e del contenzioso, ma occorre garantire certezza giuridica che la procedura non sia aggirabile da operatori interessati a reintrodurre costi impropri nell’attività risarcitoria dei danni da circolazione”.
Ma chi se ne frega della riduzione dei tempi di liquidazione e del contenzioso. Conta solo la tariffa Rca. E poi se mi date 500 euro dopo 30 giorni, preferisco prenderne 1.000 dopo 45 giorni.
2) “Il sistema in via facoltativa alla lunga non funziona, poiché determina un’antiselezione dei sinistri, vale a dire tende a includere solo quelli meno gravi e costosi, alterando il complesso meccanismo di compensazione economica tra le imprese”.
Be’, funzionerà il sistema obbligatorio. Funziona così tanto che le Rca salgono e le truffe pure.
foto flickr.com/photos/torley
di Ezio Notte @ 01:04
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