11 January 2011
L’Isvap e il sistema bonus-malus trasformato dalle Compagnie in malus-malus. Allora che si fa, si cambia la legge? Errore
Dice l’Isvap (vigila sulle Assicurazioni): “Il sistema bonus-malus si fonda su un meccanismo di evoluzione delle classi di merito basato sostanzialmente su regole evolutive delineate nel 1993. Tale sistema, introdotto in un contesto normativo (regime di tariffa amministrata) ed economico (frequenza sinistri circa doppia rispetto all’attualità) non più attuale, è di fatto ancora in uso nel mercato, seppur con diverse varianti introdotte dalle imprese. In Italia tale sistema, dal punto di vista tecnico-attuariale, risente della concentrazione degli assicurati nelle prime classi di merito: il sistema è costruito in maniera tale per cui il parco veicoli assicurati ‘scivola’ naturalmente ogni anno verso la prima classe, poiché la stragrande maggioranza degli assicurati (oltre il 92%) non causa sinistri. Il fenomeno è destinato ad accentuarsi; alcune simulazioni effettuate dall’Autorità evidenziano che il mercato assicurativo italiano, qualora perdurasse l’utilizzo sulle regole evolutive della CIP 93, in meno di 20 anni si troverebbe con una concentrazione di oltre il 90% di assicurati nelle prime 3 classi e con un sostanziale ridimensionamento della differenza di premio tra assicurati in 1° classe e quelli in classe 14 (classe di ingresso). Il parametro ‘classe di merito’, in altre parole, che attesta la buona o cattiva condotta di guida dell’assicurato è destinato a perdere ogni significato ai fini della determinazione del profilo di rischio e, quindi, del premio, con effetti penalizzanti per gli assicurati virtuosi. È pertanto oramai imprescindibile una rivisitazione organica del sistema, basato su un approfondito studio tecnico-attuariale, che tenga in debito conto il mutato contesto normativo ed economico, e che porti alla definizione di un nuovo meccanismo che rispecchi nel prezzo le condotte (virtuose o meno virtuose) effettivamente tenute dagli automobilisti. L’Autorità sta promuovendo la costituzione di un tavolo tecnico con le imprese al fine di elaborare una proposta di rivisitazione del sistema tecnicamente valida, anche sulla scorta di esperienze maturate all’estero, da sottoporre poi alle valutazioni delle parti sociali (associazioni dei consumatori, ministeri) per la successiva formulazione di una proposta di intervento normativa a Parlamento e Governo”.
Francamente non ci piace questo ragionamento dell’Isvap. Il sistema bonus malus è stato fatto a pezzi dalle Assicurazioni, che l’hanno trasformato in malus malus. Chi causa incidenti subisce rincari forti; chi non li causa, subisce lievi rincari. La Legge Bersani, che favorisce l’ingresso in bassi classi dei ragazzi, è stata aggirata, seppure legalmente. C’è uno stuolo di azzeccagarbugli nelle Assicurazioni che trova la soluzione per far pagare sempre e comunque tanto agli assicurati.
Non è la il sistema bonus malus da cambiare, ma le Assicurazioni. E magari anche il modo di pensare dell’Isvap. Che ci pare troppo schierata con le Compagnie. Vedi pure qui.
Ma quanti regali si deve fare alle Assicurazioni? Dopo l’indennizzo diretto, le tabelle di invalidità, adesso il sistema malus-malus?
di Ezio Notte @ 00:01
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Categorie: Assicurazioni, Rc auto
Tag: bonus-malus
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