17 May 2012
Lesioni gravi, è battaglia
Una delegazione di tecnici ed esperti giuristi dell’Associazione italiana familiari vittime della strada, guidata dalla presidente Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, ha incontrato il sottosegretario dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, per rappresentare la disapprovazione delle vittime della strada offese dalla presentazione, nella nuova disciplina di risarcimento delle “lesioni lievi“ inserita nel “decreto liberalizzazioni”, delle tabelle per le menomazioni all’integrità psicofisica da 10 a 100 punti di invalidità.
L’Aifvs ha documentato le inaccettabili decurtazioni del valore della vita umana rispetto ai valori delle tabelle del Tribunale di Milano, assurte a parametro di riferimento nazionale in seguito ad una sentenza della corte di Cassazione, se lo schema tabellare ministeriale fosse definitivamente approvato.
È stato inoltre evidenziata la gravità del comportamento delle compagnie che, a macchia di leopardo, stanno formulando offerte risarcitorie per danni gravi o gravissimi applicando il non ancora approvato schema risarcitorio ministeriale e disapplicando i valori del Tribunale di Milano, senza rimborsare alle vittime della strada le spese legali, costringendo i danneggiati ad avviare un ulteriore contenzioso.
E ora? Il Sottosegretario De Vincenti ha chiesto un ulteriore incontro per approfondimenti sul delicato tema recependo la netta determinazione dell’Associazione nel riconoscere nelle tabelle adottate dal Tribunale di Milano il corretto paramentro di riferimento risarcitorio in grado di garantire una riparazione integrale del danno e di favorire il componimento stragiudiziale delle vertenze.
Sono in ballo milioni di euro. Una torta succulenta per le Assicurazioni, che muovono le loro pedine con intelligenza. Sarà dura per le Vittime della strada…
di Ezio Notte @ 22:56
È possibile seguire tutte le risposte a questo articolo tramite il feed RSS 2.0.
Per ora ancora nessun commento.
RSS feed dei Commenti su questo post.
Ci scusiamo, i commenti sono al momento chiusi.