9 November 2014
Libretto da aggiornare: vergogna italiana
Hanno fatto una legge complicata nel 2010, nel 2012 l’hanno rimandata, nel 2014 (pochi giorni fa) è entrata in vigore: parliamo dell’aggiornamento del libretto di circolazione per le auto date in prestito. Una norma così incasinata che sono stati necessari, solo per ora, una circolare del ministero dei Trasporti che spiegasse un po’ la materia; il tutto (ossia la norma più la prima circolare) è stato chiarito da una seconda circolare del ministero dei Trasporti; dopodiché, è arrivata una circolare del ministero dell’Interno che chiarisce la norma che era stata chiarita dalla prima circolare ministeriale a sua volta chiarita da una seconda circolare ministeriale. Fra l’altro, l’Interno dice che arriverà un’altra circolare. Vivissimi applausi a tutti.
Questa è una burocrazia devastante. È qui che si dovrebbe mettere il naso per capire come raddrizzare il Paese: la burocrazia. Chi ha le chiavi in mano di tutto questo? Se davvero Renzi ha intenzione di fermare la deriva della nazione verso il Nord Africa, ha l’obbligo morale di germanizzare la burocrazia: poche norme semplici e immediate, anziché un ginepraio di fesserie in cui due ministeri devono barcamenarsi.
Sentite qui: che cosa prevede la nuova norma? L’obbligo per chi ha la disponibilità personale, esclusiva e continuativa di un veicolo, intestato a una persona diversa, per più di 30 giorni consecutivi, di comunicare alla Motorizzazione i suoi dati perché vengano annotati nella carta di circolazione e nell’Archivio nazionale dei veicoli. La previsione normativa riguarda il comodato in generale, ma anche il comodato di veicoli aziendali, nonché i veicoli in custodia giudiziale con facoltà d’uso. Non solo: sono inclusi la locazione senza conducente, l’intestazione di veicoli a soggetti incapaci di agire o a persone decedute, i veicoli con contratto “rent to buy” e facenti parte di un “trust”. Nel caso di comodato, l’obbligo scatta se l’utilizzo del veicolo da parte del comodatario sia effettuato in modo esclusivo, personale e continuativo per un periodo superiore a 30 giorni.
Le norme trovano applicazione unicamente per atti e fatti, dai quali discende la disponibilità del veicolo, posti in essere per la prima volta dopo il 3 novembre 2014. L’utilizzatore potrà provvedere alla richiesta di annotazione entro 30 giorni dall’atto o fatto da cui deriva l’utilizzo del veicolo: qualsiasi multa (705 euro) potrà essere fatta dal 4 dicembre. E qui sta il bello: come fanno le forze dell’ordine a capire se la macchina è in comodato d’uso e se viene utilizzata da 29 o da 31 giorni? Ridiamo. Mentre aspettiamo la quinta circolare ministeriale…
di Ezio Notte @ 16:50
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