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Politici / Lotta al terrorismo, Ospol: “Ora si accorgono che la Polizia locale d’Italia è preziosa”
3 September 2017
Lotta al terrorismo: Polizia Municipale molto importante
“Soltanto dopo i luttuosi fatti della Rambla di Barcellona, il ministero dell’Interno si accorge di un’importante risorsa, pronta a essere utilizzata: 24.000 pattuglie della Polizia Locale d’Italia, che potrebbero essere schierate, giornalmente, nella capitale e in tutti i capoluoghi di Provincia come una Forza pubblica straordinaria”. A parlare così è l’Ospol, Organizzazione sindacale delle Polizie Locali. Gli agenti di Polizia Municipale verranno impiegati “nella raccolta di informazioni utili al monitoraggio dei movimenti di individui sospetti, pericolosi per l’incolumità della cittadinanza”.
Ma c’è un ma. “A questi 60.000 agenti e ufficiali della Polizia Locale, dislocati in tutti gli 8.000 Comuni d’Italia, attualmente preposti alla viabilità, alla lotta contro la criminalità locale e al mantenimento del decoro urbano nelle città, non è riconosciuto lo status di Polizia”. Un bel paradosso, dice l’Ospol: “Eppure siamo portatori delle qualifiche di Pubblica Sicurezza e di Polizia Giudiziaria provenienti dallo Stato”.
Secondo problema: “Questi uomini e donne in divisa – continua l’Ospol – sono privi di Tutele fisiche, differentemente dalle Polizie dello Stato. E soffrono di gravi divieti come quello dell’accesso allo SDI (banca dati), di coinvolgimento diretto nel Comitato Nazionale e Locale dell’ordine e della sicurezza pubblica, dell’accesso alla formazione e informazioni alla pari di tutte le Polizie Civili del Paese”.
Morale: “Il danno è evidente per lo spreco di risorse umane, professionali e strumentali a danno dell’intera collettività nazionale. I tempi sono maturi – conclude l’Ospol – per l’utilizzo, anche in Italia, della Polizia Locale quale Forza di Polizia a tutti gli effetti che rappresenterebbe, senza ombra di dubbio, un passo in avanti nella lotta al terrorismo. Anche perché questi poliziotti conoscono benissimo il contesto locale, il territorio, le persone: sono nati, vivono e lavorano dove i propri figli frequentano scuole multietniche”.
di Ezio Notte @ 14:19
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