13 December 2009
Mannacio e indennizzo diretto: “No agli inciuci fra associazioni dei consumatori e Assicurazioni”
C’è Stefano Mannacio, uno dei massimi esperti di Rca in Italia, che da anni è critico verso le associazioni dei consumatori. Gli abbiamo chiesto lumi.
Sentite cosa ci racconta: “Le associazioni dei consumatori hanno appoggiato altri provvedimenti penalizzanti per le vittime della strada. Vedi lo scandaloso protocollo di intesa del 28/10/2000 tra Cncu (associazioni dei consumatori), Ania (Compagnie), Isvap (vigila sulle Assicurazioni) e ministero (ora dello Sviluppo economico). E ancora: l’appoggio all’iter parlamentare delle leggi 57/01, 273/02 e al nuovo Codice delle assicurazioni. Nella commissione medica ministeriale incaricata di predisporre i nuovi barèmes relativi alle invalidità gravi o gravissime, hanno addirittura nominato, per rappresentarle, il fiduciario di un grande gruppo assicurativo. E poi c’è il grave problema dell’indennizzo diretto”.
Cioè?
“La procedura di indennizzo diretto, l’ha detto la Corte costituzionale, è facoltativa. Gli agenti, invece di accettare la solidarietà pelosa delle associazioni dei consumatori, dovrebbero chiedere al Governo, nel prossimo ‘collegato’ alla Finanziaria, di limitare la procedura di indennizzo diretto solo in presenza di moduli di constatazione a firma congiunta che riguardano più o meno il 30% dei sinistri. Solo in questo modo si può tornare a una corretta gestione di portafoglio soprattutto nelle grandi aree urbane e nel Sud Italia, dove le frodi sono endemiche ed epidemiche. Ma ho un timore”.
Quale?
“Temo un ennesimo inciucio tra consumatori e Ania (Assicurazioni) per confermare invece l’obbligatorietà della procedura e magari trovare altre fantasiose alchimie a danno degli assicurati e delle vittime della strada. E poi basta con le banalità”.
A cosa si riferisce?
“Spero di non essere costretto, da mane a sera, a vedere o sentire (alla radio e in tv) i presidenti di alcune associazioni parlare e pontificare su tutto, spesso con argomentazioni di una banalità sconvolgente. Non ci vuole molto infatti a dire che i prezzi sono alti e che devono abbassarsi, che quando piove è meglio avere l’ombrello e che è meglio essere promossi a giugno che rimandati a settembre”.
Questa l’opinione di Mannacio. Ma Governo, Ania, Isvap, Gruppi assicurativi, associazioni dei consumatori tirati in ballo hanno la massima libertà di esporre le loro ragioni nei commenti del post. O, se intendono, di ribattere attraverso una “controintervista” su Automobilista.it. Siamo a disposizione per dare spazio a tutti, senza distinzioni.
di Ezio Notte @ 12:04
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Categorie: Assicurazioni, Interviste
Tag: indennizzo diretto, mannacio
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