6 November 2011
In bici? Si muore
Poche ore fa, un ragazzino di 12 anni (Giacomo) è morto in bici a Milano. È stato sbalzato sulle rotaie dal passeggero di un’auto parcheggiata (in sosta vietata), che ha aperto la portiera: un tram non ha potuto frenare e di lì la tragedia. Il conducente del mezzo pubblico è sotto choc. Ora vanno considerate le responsabilità di chi ha parcheggiato quella macchina in sosta vietata, del passeggero posteriore che ha aperto la portiera, di tutti gli altri automobilisti che, sulla stessa via Solari, avevano parcheggiato in sosta vietata. Insomma, la strada della morte.
Il fatto è che a Milano non si può andare in bici. Si rischia la pelle. Checché ne dicano i “verdi” e compagnia cantante (e viaggiante in Suv), la bici nella metropoli lombarda è pericolosissima. Ci sono elevatissime probabilità di crepare. E anche chi va in scooter rischia un po’. Perché sotto la Madonnina, la città esplode. La carreggiata con tram, bici, scooter, auto soffoca. Non c’è spazio. Un traffico infernale, le telecamere che servono a fare cassa; ma la sosta vietata viene colpevolmente trascurata, con le conseguenze che abbiamo visto.
Serve sempre il morto per risvegliare le amministrazioni e le coscienze. Basta con tutte quelle telecamere sciocche per imbottire di denaro il Comune. Servono Vigili che controllino chi parcheggia dove non può, e che sanzionino i comportamenti più pericolosi: dalla guida spericolata all’alta velocità.
di Ezio Notte @ 19:58
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Ci scusiamo, i commenti sono al momento chiusi.
non solo…l’inail non riconosce l’infortunio sul lavoro nel caso in cui il lavoratore si reca al lavoro in bicicletta ritenendo il mezzo pericoloso…..
Comment by giovanni — 11 November 2011 @ 18:36
cattiveria
Comment by Ezio Notte — 17 December 2011 @ 15:28