21 March 2011
Omicidio stradale: sarebbe ora
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A parte le piccole cretinate del Codice della strada (la multina più salata per fare un favore ai Comuni, due punti in meno a una certa infrazione tanto per far vedere che i politici si attivano nel campo della sicurezza stradale), ecco finalmente un’entrata a gamba tesa per spezzare le velleità di tossici e ubriaconi che infestano le nostre strade. Parlo dell’omicidio stradale. Un reato. Quindi roba da Codice penale.
Per la precisione, un quarto reato, dopo l’omicidio volontario, l’omicidio preterintenzionale e l’omicidio colposo: l’omicidio stradale. Le pene sono più gravi perché assimilabili al livello dell’omicidio volontario più che a quello dell’omicidio colposo. Insomma, se sei pieno fino alle orecchie di alcol o cocaina, e uccidi, l’hai fatto apposta. Sapevi che rimpinzandoti di porcherie tossiche e poi mettendoti al volante, avresti potuto uccidere.
In questo, la Cassazione aiuta: ha contestato il reato di omicidio volontario a un pirata della strada, rinviando il verdetto emesso dalla Corte d’assise d’appello di Roma nei suoi confronti.
Giusto così. Facciamola finita con questi assassini.
di Ezio Notte @ 23:54
2 Comments
Categorie: Cassazione, Codice della strada, Politici, Sicurezza
Tag: norme complesse
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Nessuna persona a mente lucida può ignorare, nel terzo millennio, che fare uso di droghe e di alcol e poi mettersi alla guida IMPLICHI il serio rischio, o meglio, la certezza di non controllare il mezzo e dunque di uccidere delle persone; di conseguenza, chi dopo aver LIBERAMENTE e senza costrizioni esterne bevuto alcolici e/o fatto uso di droghe si mette alla guida ed uccide una persona commette un OMICIDIO V-O-L-O-N-T-A-R-I-O e deve pagare per questo e per la voragine incolmabile di dolore che apre sulle famiglie delle vittime
Comment by Marco Bertagni — 25 March 2011 @ 22:43
Non ci sono dubbi sul fatto che se si punta il fucile ad altezza d’uomo e si preme il grilletto si corre il serio rischio di uccidere una o più persone. Pertanto chi imbraccia un’arma e spara all’impazzata sulla folla, pur senza avere l’intenzione di uccidere qualcuno in particolare, ritengo possa essere ragionevolmente condannato per omicidio volontario laddove uccida qualcuno.
Alla stessa maniera, chiunque è consapevole – all’alba del terzo millennio – che fare uso di droghe e di alcol e poi mettersi alla guida implichi il forte rischio di provocare dei danni, anche irreparabili, ad altre persone. Chi – NONCURANTE di questo principio di buon senso e senza alcun rispetto per la vita altrui e per la propria – dopo aver bevuto alcolici o fatto uso di droghe si mette alla guida ed uccide una persona commette un OMICIDIO V-O-L-O-N-T-A-R-I-O e deve pagare fino in fondo per questo.
Comment by Marco Bertagni — 25 March 2011 @ 22:54