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Sicurezza / Pedaggi autostrade, aumento d’inizio 2013: subito nervosismo sulla pelle dell’automobilista
1 January 2013
Un 2013 immediatamente rabbioso
Una bella ventata di polemiche sulla pelle dell’automobilista. Il 1° gennaio 2013, è scattato l’aumento medio del 3,91%, con punte che raggiungono il 13% per le Autovie Venete e del 14% nella Valle d’Aosta. Occhio: il rincaro segue il +3,3% del 2011 e il +3,1% del 2012. E ancora: l’inflazione, a novembre 2012, era attorno al 2,5%. Quindi, rialzi superiori all’inflazione: una legnata terrificante.
Ma perché? Semplice. Perché le lobby delle Società che gestiscono le autostrade per conto dello Stato sono potentissime. C’è un vecchio accordo, una diabolica formula matematica, che consente ai gestori di alzare i pedaggi in base agli investimenti. Così, i gestori vincono sempre. Il Governo Monti s’è arreso subito: ha tentato di far saltare in aria la convenzione che lega Stato e gestori (tramite un’authority), ma questi ultimi sono così potenti che si sono opposti con tutte le loro forze, in pressing anche sul Parlamento (che sta chiudendo la legislatura in modo tristissimo). Risultato: la convenzione resta eccome. E l’authority avrà poteri a partire chissà da quando: la convenzione, nel frattempo, darà i suoi frutti sugosi e abbondanti ai gestori.
Non solo. Giustamente, i ministeri competenti hanno bloccato qualche aumento di alcune tratte. D’altronde, le regole sono chiare: niente investimenti adeguati, niente pedaggi più cari. La reazione dei concessionari autostradali contro la decisione dei ministeri competenti di dare il via libera solo ad alcuni aumenti richiesti, congelandoli su quattro tratte, è stata durissima. Addirittura, il mancato adeguamento a fronte dell’impegno a realizzare 40 miliardi di investimenti viene valutato “‘incomprensibile” dall’Aiscat (Associazione italiana Società concessionarie autostrade e trafori): questa denuncia la “scarsa attenzione nei confronti del mercato e degli investitori, dimostrata anche dal fatto che l’Esecutivo ha atteso l’ultimo giorno utile”. Ricapitolando: la formula matematica che dà le mazzate agli automobilisti vale se i gestori ci guadagnano; invece è uno scandalo se i pedaggi non possono salire. Teoria interessante. Gli automobilisti sono avvisati: i gestori, “vittime” del sistema (alla pari delle Assicurazioni) tenteranno di ottenere il rincaro dei pedaggi nel 2013: buon anno…
di Ezio Notte @ 22:53
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